La nuova normativa in materia di buono pasto

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La nuova normativa in materia di buono pasto

Ecco le novità introdotte dal decreto ministeriale 122/2017

di Solco Srl

Di recente approvazione, il decreto ministeriale 122/2017 ha introdotto importanti ed interessanti novità relativamente alla regolamentazione del buono pasto.

Uno strumento che, da definizione presente nel nostro ordinamento, viene a configurarsi non come mezzo di pagamento ma come una sorta di voucher, cartaceo o elettronico, che attribuisce a chi ne è il titolare il godimento di una prestazione ben precisa: il servizio sostitutivo di mensa.

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Vediamo ora quali sono le novità più rilevanti introdotte dal decreto:

  1. A partire dal 9 settembre, oltre che all’interno di bar, ristoranti e di tutti quegli esercizi legittimati a somministrare alimenti e bevande, è possibile spendere il buono pasto anche al mercato, presso locali di vendita a chilometro zero e agriturismi.
  2. Pur confermando il divieto di ricorrere al buono pasto per il pagamento di prodotti di natura non alimentare o di prodotti alimentari consumabili solo successivamente ad una manipolazione, l’intervento legislativo estende l’utilizzo del buono pasto anche alla fruizione di un pasto preparato o consumato a casa.
  3. Se in precedenza vigeva l’obbligo di utilizzare un solo buono pasto per giornata lavorativa (c.d. divieto al cumulo), la nuova normativa permette adesso di cumulare fino ad un massimo di 8 buoni pasto per giornata lavorativa. Una misura, questa, che va a risolvere l’annosa problematica connessa al modesto valore del buono che, solitamente inferiore a 4 euro, quasi mai era sufficiente per coprire la spesa di un pasto intero.

Bibliografia consigliata

Solco Srl
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La nuova normativa in materia di buono pasto

Ecco le novità introdotte dal decreto ministeriale 122/2017

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