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Recruiting trends: la Gamification

di Beatrice Suardi

Bisogna riconoscere la verità, nessun candidato impazzisce dalla gioia nel dover affrontare un percorso di ricerca di un nuovo lavoro. La ricerca delle offerte, l’invio del curriculum e la compilazione dei formulari di candidatura richiede tempo e perseveranza.

Negli ultimi anni tuttavia sempre più imprese hanno deciso di rendere il processo di candidatura “divertente” adottando strumenti che si basano sulla gamification. Di cosa si tratta? Quali sono i benefici? Quali imprese l’hanno già adottata? Le risposte nel seguito dell’articolo.

Gamification, di cosa di tratta?

Parliamo di gamification quando si applicano i principi e le tecniche del gioco ad un contesto normalmente non ludico, come nell’ambito delle risorse umane puo essere il processo di candidatura, lo skills assessment, il processo di onboarding, la formazione aziendale, ecc.

Se fino a poco fa la gamification era applicata sopratutto per valutare la performance degli impiegati ed aumentare la loro motivazione, al giorno d’oggi sempre più aziende la stanno integrando al proprio processo di recruiting, dando vita al cosiddetto recruitment.

Il processo di recruiting allo stato attuale presenta infatti alcuni problemi che la gamification può aiutare a superare. Per esempio, il classico colloquio di valutazione del candidato si rivela spesso inefficiente nel cogliere la vera personalità e le skills del candidato in quanto spesso le risposte vengono preparate precedentemente in base ai requisiti della posizione offerta.

E’ qui che la gamification può venire in aiuto al recruiter. Può esser integrata al processo di selezione del personale attraverso quiz interattivi sul settore, sulle missioni correlate all’azienda, test comportamentali, ecc. La gamification comporta dei vantaggi per tutti gli stakeholder nel processo, il candidato, il recruiter e l’azienda. Ecco quali sono questi benefici.

I benefici della gamification

  • Aumenta la fidelizzazione dei candidati e dei dipendenti. Attraverso un processo di candidatura ludico i candidati sono motivati a proseguire nelle varie tappe della selezione. Inoltre possono ottenere un’anteprima del futuro ambiente lavorativo, riducendo i tassi di abbandono una volta assunti (vedi il caso Formapost in seguito).
  • L’impresa trasmette un’immagine innovativa e creativa.
  • Permette di valutare le skills e l’attitudine dei candidati, il pensiero creativo e la capacità di risoluzione dei problemi attraverso scenari come la simulazione dell’ambiente di lavoro.
  • Permette al candidato di farsi un’idea dell’ambiente lavorativo, della politica aziendale e delle mansioni che svolgerà prima di candidarsi.
  • Cattura l’attenzione del candidato.
  • Velocizza le fasi iniziali del processo di selezione grazie ad un primo screening di specifiche abilità dei candidati come la gestione del tempo, la creatività, il pensiero laterale, ecc.
  • Consente al candidato e al recruiter di valutare autonomamente se potranno supportare lo stress lavorativo grazie a scenari di simulazione delle future mansioni lavorative.
  • Personalizza il processo di candidatura, rendendolo persino divertente.
  • Riduce tempo di formazione dei nuovi impiegati che si sono già “allenati” attraverso il gioco (vedi il caso Siemens in seguito)

 

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10 imprese che applicano la gamification nel loro processo di recruiting

Marriott
My Marriott Hotel è un gioco sviluppato da Marriott International per reclutare personale. Permette ai candidati di gestire il loro hotel virtuale nel quale progettano il proprio ristorante, gestiscono il magazzino, formano gli impiegati e accolgono gli ospiti. Simula virtualmente l’intera esperienza di gestione di un’attività alberghiera. I candidati vincono punti in base alla qualità del servizio fornito al cliente. Possono anche guadagnare punti per ogni cliente soddisfatto e perderli per un servizio clienti insoddisfacente.

gamification marriot

Phoenix Software
Phoenyx software rinchiude i candidati durante un’ora all’interno di una escape room, insieme ad impiegati della compagnia, affinché possano fare conoscenza e selezionino i candidati più adatti per il posto. I candidati non devono inviare il proprio CV ma devono semplicemente registrarsi all’attività.

US Air Force
L’aviazione statunitense ha creato il gioco Airman Challenge per fornire ai possibili candidati  un’anteprima sull’Air Force e le posizioni aperte.

LinkedIn
Linkedin ha organizzato il primo recruiting Hackaton in India: una maniera divertente di unire i team attorno ad un progetto stimolante: coprire posizioni di lavoro critiche in un tempo record. I giocatori hanno ottenuto 226 candidati in meno di 5 ore.

Siemens
L’azienda ha introdotto Plantsville, che mette il giocatore nei panni di un direttore di stabilimento Siemens. Attraverso il gioco viene stimolato l’interesse delle nuove generazioni a lavorare nell’industria manifatturiera. Inoltre l’impresa ne trae beneficio riducendo i tempi di formazione poiché un giocatore che ha passato ore a gestire virtualmente una fabbrica avrà una performance migliore nel lavoro reale e sarà familiare con i processi interni.

Formaposte
Il servizio postale francese ha utilizzato la gamification per ridurre il tasso di abbandono dal 29% al 8%. Infatti, dopo un periodo iniziale, circa un quarto dei nuovi impiegati lasciava la compagnia. Per risolvere questo problema Formaposte ha creato Jeu Facteur Academy, un gioco all’interno del quale il giocatore/candidato può vivere la vita di un fattorino per una settimana, svegliandosi presto, sperimentando i vari elementi del cliclo di lavoro e persino la sua etica. Il gioco ha centrato l’obiettivo in pieno!

formaposte gamification

Google
Da parecchi anni Google organizza il Google Code Jam, una competizione di scrittura di software per trovare nuovi talenti. Ufficialmente, sviluppatori e ingegneri competono per vincere un premio monetario di 50.000$, ma Google utilizza la competizione anche per individuare candidati con le giuste skills per la compagnia.

La Sede delle comunicazioni governative UK
L’agenzia britannica di intelligence e sicurezza, GCHQ,  ha creato un messaggio crittografato sul sito CanYouCrackIt.co.uk e lo ha usato come parte del processo di candidatura per tutte le potenziali spie e nuovi assunti. I candidati dovevano decifrare il codice e scoprire quale fosse il messaggio nascosto per avanzare nel processo.

Quindi, non solo i candidati hanno potuto capire immediatamente se erano all’altezza della sfida del lavoro, ma il GCHQ è stato in grado di eliminare i candidati che hanno inviato una domanda o un curriculum in massa e hanno potuto prendere una decisione oggettiva sulla corrispondenza con i requisiti del lavoro.

Domino
La catena di pizzerie ha creato il gioco Domino’s Pizza Mogul nel quale i clienti possono guadagnare denaro creando la propria pizza dei sogni. Il risultato è che Domino ha aumentato la consapevolezza del marchio in modo che quando un giovane cerca un lavoro, pensa a Domino come a un posto potenzialmente divertente dove lavorare. Questo mostra anche ai potenziali candidati che l’azienda è innovativa, creativa, divertente e pronta ad accogliere nuove idee sul posto di lavoro.

Umbel
La start-up dei big-data Umbel ha creato il gioco chiamato “Umbelmania”, in cui codificatori amatoriali e professionisti si scontrano con una serie di avversari in un gioco in stile combattente in prima persona, ma sono loro a dover codificare i movimenti. Per ogni avversario sconfitto si vincono punti. Ma quei punti non sono privi di significato: essi determinano fino a che punto è possibile avanzare in un processo di selezione con l’azienda. I dilettanti che potrebbero non sapere quanto siano solide le loro capacità di codifica possono vedere come si confrontano con gli avversari, e quindi potrebbero comprendere se sono di fatto adatti per un lavoro nella start-up.

Per concludere…

Le imprese che adottano uno strumento di gamification all’interno del loro processo di recruiting sono sempre di più. Tuttavia prima di adottare il recruiment bisogna realizzare un’analisi degli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il gioco: motivare i candidati ad arrivare in fondo al processo di selezione, analizzare le soft skills dei candidati, fornire un’anteprima dell’ambiente lavorativo, ecc. La gamification può risultare estremamente benefica per il vostro processo di selezione del personale, ma solo se adottata con criterio.

 

Questo articolo è stato offerto da:

Beatrice Suardi
Appassionata di tecnologia e marketing, mi occupo dello sviluppo internazionale di Inasoft, società sviluppatrice di software per il recruiting.

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