La rivoluzione silenziosa. Quando le persone ridisegnano le regole - recensione

La rivoluzione silenziosa. Quando le persone ridisegnano le regole

Autore: Paolo Iacci
Editore: Egea
Data di pubblicazione: 9 maggio 2025

La rivoluzione silenziosa.Quando le persone ridisegnano le regole

La nostra intervista all’autore

Il potere nelle aziende si è capovolto. Un tempo erano i candidati a rincorrere le imprese. Oggi accade l’opposto. E non è solo un cambiamento di mercato: è una vera rivoluzione nei rapporti di forza, nei valori e nelle aspettative che legano (o allontanano) le persone dal lavoro. Paolo Iacci, docente ed esperto di organizzazione, fotografa con lucidità questo ribaltamento nel suo nuovo libro La rivoluzione silenziosa.

Il punto di partenza è provocatorio e reale: cosa succede quando nelle organizzazioni le persone smettono di parlare, di proporre, di dissentire? Succede che si spegne il dialogo, si disinnesca l’energia, si affievolisce il senso stesso del lavoro.

Iacci parte da un caso simbolico – il disastro dello Shuttle Challenger – per esplorare il fenomeno del silenzio organizzativo, quel ritiro emotivo e relazionale che attraversa oggi aziende di ogni settore.

Il libro non si limita a diagnosticare disaffezione, quiet quitting e fuga dei talenti. Offre anche una guida concreta e operativa per chi lavora nelle HR, nel management, nella formazione. Con stile accessibile ma rigoroso, Iacci spiega perché il coinvolgimento non si compra con il welfare, ma si costruisce con la relazione e il riconoscimento. Perché ciò che manca nelle aziende non è il caffè gratis, ma il senso.

Attraverso numerosi esempi aziendali, il libro evidenzia un punto cruciale: anche le imprese più attente e generose possono perdere valore se non ascoltano profondamente chi lavora con loro. Non è il benessere materiale o la cortesia formale a trattenere i talenti, ma la capacità di attivarli, coinvolgerli, renderli parte del senso stesso dell’organizzazione.

Iacci dedica spazio anche al nuovo approccio della Gen Z, che non cerca di cambiare il sistema dall’interno come i Boomer, ma lo ridefinisce con un rifiuto selettivo: sceglie dove non lavorare, con chi non collaborare, cosa non accettare. Una rivoluzione silenziosa, ma potentissima. E trasversale.

Perché leggerlo

In un tempo in cui le persone non alzano più la voce ma abbassano l’entusiasmo, questo testo è una mappa preziosa per chi guida un’organizzazione e vuole davvero restituire voce, energia e significato al lavoro.

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