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Erickson, PNL e il gioco del viso a metà
di Risorse Umane HR
La nascita e l’affermarsi della PNL (Programmazione Neurolinguistica) hanno seguito percorsi piuttosto singolari.
E’ vissuto nel secolo scorso il personaggio che ha rivoluzionato il campo della terapia e dell’ipnosi: Milton Erickson.
Erickson aveva raggiunto degli elevatissimi livelli di sensibilità di comunicazione “non verbale” per via della sua infermità che lo aveva costretto su una sedia a rotelle dall’età di 15 anni.
Egli scrisse: “Potevo muovere solamente gli occhi. Come avrei potuto divertirmi se non scrutando a fondo i gesti delle altre persone?“
Con atteggiamento mentale positivo Erickson era riuscito a trasformare un suo handicap in una condizione di privilegio.
Due studiosi Richard Bandler e John Grinder, tentarono di scoprire i “segreti” di Erikson analizzando diversi filmati delle sue sedute cercando di identificare delle costanti.
Giunsero poi alla conclusione che i suoi “segreti” si basavano sulle parole e su come queste venivano pronunciate; in pratica, egli eseguiva tramite un semplice colloquio leggere induzioni ipnotiche (contrariamente all’ipnosi classica che richiede la disponibilità del paziente).
Da queste lunghe ricerche nacque la PNL – Programmazione Neurolinguistica, tecnica che viene ancora oggi applicata con successo da molti terapeuti ed insegnata da diversi formatori … [ ]
Uno dei piccoli segreti della PNL è quello di riuscire a comprendere il fluire dei pensieri di una persona osservandone il movimento dei suoi occhi.
A questo riguardo abbiamo elaborato una mappa della “scansione oculare” che riportiamo qui di seguito:
mappa della scansione oculare
Seguendo le indicazioni, è possibile verificare osservando il movimento degli occhi del nostro interlocutore, il modo in cui esso reagisce a determinate parole e domande. (NB: nel caso la persona fosse mancina, la figura dovrà essere considerata in forma speculare).
Facciamo degli esempi:
ponendo la domanda al nostro interlocutore: “Cosa ne pensi della Ferrari 488 GTB?” si possono verificare in lui dei rapidi movimenti oculari:
- se guarda in alto a sinistra significa che “vede” l’immagine memorizzata nella sua memoria;
- se guarda in alto a destra cerca di immaginare la Ferrari 488 GTB che però non ha mai visto;
- se i suoi occhi si muovono a sinistra in orizzontale, ne ricorda dei rumori, ad esempio il rombo del suo motore;
- se i suoi occhi si muovono in orizzontale a destra, cerca invece di costruire mentalmente il suo rumore
- se guarda in basso a destra, sta percependo delle sensazioni, come ad esempio il tocco del volante in pelle;
- infine, se guarda in basso a sinistra, si sta chiedendo: “che cos’è la Ferrari 488 GTB?” e prova ad immaginarla.
Ultima considerazione: i movimenti oculari sono del tutto inconsapevoli e non possono essere controllati.
Provare per credere!
Il gioco del viso a metà
L’anatomia e la fisiologia ci insegnano che la parte destra del cervello governa la parte sinistra del corpo mentre quella sinistra governa la metà destra.
La nostra unità è dunque l’insieme di due parti, e ciò vale per il nostro corpo, per il nostro cervello e anche per il nostro viso.
Prova a ritagliare la foto del tuo volto esattamente a metà. Riproduci poi le due metà in immagini speculari e prova poi ad affiancarle: il risultato sarà quello di ottenere un’immagine del tuo volto completamente diversa.
Se vuoi, puoi lasciarci un commento qui sotto.
di Risorse Umane HR