2024 Professionisti in Cerca di Nuove Sfide e Opportunità Lavorative

 

2024: Professionisti in Cerca di Nuove Sfide e Opportunità Lavorative

  • I lavoratori e lavoratrici intervistati in tutto il mondo sono più attivi nella ricerca di nuove sfide professionali: se all’inizio dello scorso anno tre su cinque (60%) erano alla ricerca di una nuova posizione, a gennaio 2024 la percentuale media è salita al 73%
  • In Italia, circa 6 professionisti su 10 (61%) hanno dichiarato di stare valutando nuove opportunità, un dato di poco inferiore alla media europea degli intervistati pari al 67%.
  • Le italiane sono protagoniste della tendenza a esplorare nuove opportunità professionali, con il 66% delle intervistate che ha dichiarato di stare considerando un cambio o una nuova posizione, contro il 56% degli uomini.
  • Il 74% dei professionisti italiani considera necessario il re-skilling, percentuale che sale all’80% tra i Millennials, che sono la generazione leader in questa tendenza al cambiamento.
  • Un paese di imprenditori: ben il 56% dei professionisti italiani intervistati sta valutando la possibilità di mettersi in proprio nell’anno in corso
  • Dall’inizio del 2022 la concorrenza per i posti di lavoro è cresciuta, in un mercato del lavoro globale che sta vivendo una fase di raffreddamento, evidenziando per il 2023 un’apertura lavorativa ogni otto candidati attivi.
  • LinkedIn offre a lavoratrici e lavoratori l’opportunità di ampliare le proprie skill rendendo disponibili corsi di formazione gratuiti e aiuta chi è alla ricerca di un nuovo lavoro a orientarsi con la lista aggiornata dei Jobs on the Rise.

di LinkedIn

Milano, 6 febbraio 2024 – Il 2024 si apre all’insegna del cambiamento, con professioniste e professionisti in tutto il mondo che stanno valutando nuove opportunità lavorative. Se all’inizio dello scorso anno tre su cinque (60%) lavoratori intervistati a livello globale erano alla ricerca di una nuova posizione, a gennaio 2024 la percentuale media è salita al 73%. A far da capofila in questa tendenza internazionale troviamo India (88%), Singapore (86%) e Stati Uniti (85%), mentre nel vecchio continente il dato medio scende al 67%. Circa 6 italiani su 10 (61%) tra gli intervistati stanno valutando nuove sfide professionali nell’anno in corso, decisamente più attivi rispetto ai vicini francesi (50%), mentre a rivelarsi ancor più dinamici sono i lavoratori in UK (75%), Irlanda (73%) e Germania (71%).

A mostrare questo spaccato sui principali trend per il 2024 è una nuova indagine condotta su scala internazionale da LinkedIn, il network professionale più ampio al mondo. Per quanto riguarda l’Italia, emergono sorprendenti differenze nell’approccio al cambiamento in ambito professionale, sia a livello generazionale che di genere.

Professioniste e professionisti vogliono prendere in mano le redini della propria carriera. Ma la competizione è alta.

Tra chi sta valutando nuove opportunità professionali, la principale motivazione alla base della spinta al cambiamento è sicuramente la possibilità di un aumento di retribuzione, come dichiarato dal 34% degli intervistati in Italia: una percentuale che sale al 37% per le donne, mentre solo il 31% degli uomini intervistati ha dichiarato lo stesso. Segue la ricerca di una migliore work-life balance, importante per il 23% dei professionisti nel nostro Paese. In Italia, sono le donne a farsi da protagoniste della tendenza a esplorare nuove opportunità professionali, con il 66% delle intervistate che ha dichiarato di stare valutando un cambio o di stare cercando attivamente una nuova posizione, contro il 56% degli uomini.

In questo scenario di crescente dinamismo, la competizione tra professionisti si fa sempre più alta e la capacità di valutare correttamente e ampliare le proprie skill diventa fondamentale. In Italia, più della metà (51%) dei professionisti intervistati ha dichiarato di trovare frustrante l’attività di ricerca di un nuovo lavoro, dato in linea con la media globale (52%). Tra le donne, il senso di disagio è più alto, con il 56% delle italiane intervistate che si sente frustrata, contro il 46% degli uomini: a livello internazionale, la differenza si appiattisce su soli 4 punti percentuali (54% delle donne contro il 50% degli uomini). Non solo, il 36% degli intervistati su scala globale e il 35% in Italia ha dichiarato di non sapere come allineare le proprie competenze con quelle richieste per accedere a nuove opportunità professionali. 5

La fiducia in sé stessi e nelle proprie skill è cruciale: a sentirsi più sicuri sono i Millennials

Perché la ricerca di una nuova occasione professionale possa rivelarsi fruttuosa è importantissimo aver ben presente le proprie skill, valutandole in modo congruo rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro. In Italia, quasi la metà dei professionisti intervistati (47%)6dichiara di sentirsi sicura nelle proprie capacità di ricercare nuove opportunità lavorative. In generale, lavoratori e lavoratrici in Italia sembrano essere in larga maggioranza consapevoli dell’importanza delle competenze nell’approcciarsi a nuove opportunità lavorative. Il 74% degli italiani intervistati infatti, considera il re-skilling necessario7, percentuale che sale all’80% tra i Millennials che si confermano la generazione capofila di questa tendenza al cambiamento. Per quanto riguarda le skill che gli italiani ritengono più importanti quando si esplorano nuove sfide professionali, troviamo in cima alla classifica la capacità di problem solving (31%), l’abilità nel comunicare (30%) e la conoscenza di una o più lingue straniere ad alto livello (23%).

Al di là del diverso senso di sicurezza tra generazioni, resta comunque il fatto che professioniste e professionisti in Italia sembrano voler riprendere in mano le redini della propria carriera, dopo un lungo periodo di incertezza: il 55% degli intervistati ha dichiarato di volersi nuovamente concentrare sul proprio percorso di crescita professionale5. Un dato che sale al 58% tra i Millennials, al 56% tra GenZ e GenX per poi abbassarsi al 48% tra i Baby-Boomers

Non solo, l’attenzione in Italia è alta anche per quanto riguarda i metodi di ricerca di nuove opportunità professionali: il 43% degli italiani intervistati (e il 48% dei Millennials) ha dichiarato di aver cambiato strategia per stare al passo con i cambiamenti nel mondo del lavoro5. Resta basso, tuttavia, il numero di application che riceve risposta da parte delle aziende di destinazione, con il 43% dei professionisti italiani intervistati che afferma di ottenere raramente un feedback. 5

Imprenditorialità, passione e lavoro

Tra gli italiani, poi, sembra essere diffuso un certo spirito di imprenditorialità: ben il 56% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di stare valutando la possibilità di mettersi in proprio nell’anno in corso, sia rimanendo nel proprio settore (19%) sia cambiando campo (15%), oppure trasformando la propria passione in un lavoro vero e proprio (22%). Tra chi sta considerando di aprire una propria attività, la spinta principale in questa direzione sembra essere l’opportunità di guadagnare di più (38%) seguita dalla possibilità di una migliore work-life balance (35%).

“Dopo un lungo periodo di incertezza, professioniste e professionisti in Italia vogliono riprendere in mano le redini della propria carriera, dimostrando grande dinamismo nella ricerca di nuove opportunità lavorative. Una sfida che, come rivelano i dati dell’indagine da noi condotta, vede in prima linea le donne” commenta Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia. “Il numero di persone che stanno valutando di cambiare lavoro è in netto aumento rispetto al 2023: questo significa, per lavoratrici e lavoratori, una maggior competizione nell’assicurarsi la posizione desiderata. In questo contesto, la capacità di valutare le proprie skills in modo adeguato diventa ancor più importante, così come l’agilità e la proattività nel cercare di ampliare le proprie competenze e il proprio network professionale per raggiungere l’obiettivo desiderato. In questo senso, è interessante notare come la generazione dei Millennials, spesso ritenuta la meno ‘confident’, sia a oggi la più fiduciosa nelle proprie competenze e skills quando si tratta di affrontare nuove sfide professionali”

Il punto di vista degli hiring manager

In un contesto in cui il mercato del lavoro sta subendo un “raffreddamento” a livello globale, gli hiring manager temono di perdere talenti a causa di metodologie di selezione datate, non focalizzate sull’analisi delle competenze.

Poiché la concorrenza per le opportunità lavorative è aumentata in un mercato del lavoro che sta perdendo vigore, le aziende dovranno concentrarsi sulle skill per trovare e trattenere i migliori talenti e tenere il passo con il ritmo del cambiamento.

Guardando al nostro Paese, se nel 2022 si registravano 5 candidati per 1 job opening, a metà 2023 salgono a 8 le candidature per 1 posto di lavoro aperto. In questo scenario, il 62% degli hiring manager intervistati ritiene che, nel prossimo anno, i datori di lavoro avranno maggiore capacità di negoziare con i candidati. Tuttavia, questo panorama del mercato del lavoro è ulteriormente caratterizzato dal fatto che il 39% dei responsabili delle assunzioni in Italia prevede un aumento del tasso di turnover dei dipendenti nell’anno in corso e il 55% sottolinea la difficoltà di trovare candidati qualificati spesso a causa della mancanza di qualifiche tradizionali.

Al fine di individuare e trattenere i talenti più qualificati, le imprese saranno chiamate a prioritizzare le skill mantenendo il passo con la velocità con cui il panorama lavorativo sta mutando. Evoluzione che, secondo il 67% dei responsabili delle assunzioni italiani intervistati, porterà nei prossimi 5 anni ad un aumento del divario di competenze. Questa statistica è confermata dai dati di LinkedIn, che mostrano come gli skill set richiesti siano cambiati del 25% dal 2015 e si prevede che cambieranno di un ulteriore 65% entro il 2030 a livello globale.

In questo scenario, i leader aziendali che desiderano mantenersi all’avanguardia devono supportare i propri dipendenti nell’affrontare le trasformazioni in atto, investendo in iniziative di formazione e aggiornamento. Il 31% degli intervistati in Italia ritiene, infatti, che fornire programmi interni di apprendimento e sviluppo (L&D) incentrati, ad esempio, sull’IA generativa sia fondamentale per trattenere i talenti più qualificati. Più nel dettaglio, secondo il 71% degli intervistati, i dipendenti che fanno parte della GenZ hanno bisogno di ulteriore supporto per sviluppare le soft skills (come la comunicazione, la collaborazione, la negoziazione), pur essendo – per il 76%8 degli hiring manager – i più aperti all’adozione di nuove tecnologie, come l’IA.

La lista dei Job on the rise 2024

Ogni anno, LinkedIn offre a lavoratrici e lavoratori l’opportunità di ampliare le proprie skill rendendo disponibili corsi di formazione gratuiti e aiuta chi è alla ricerca di un nuovo lavoro a orientarsi tra le diverse opportunità stilando la lista dei “Lavori emergenti”, ovvero delle professioni che hanno visto una crescita maggiore negli ultimi 5 anni.

In Italia, nella top 10 figurano:

  1. Addetto allo sviluppo commerciale
  2. Ingegnere dell’intelligenza artificiale
  3. Analista SOC
  4. Sustainability Specialist
  5. Cloud Engineer
  6. Data Engineer
  7. Responsabile acquisti
  8. Cyber Security Engineer
  9. Consulente Cloud
  10. Fiscalista

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  • 1‘Yes, I am actively looking for a new job’, ‘Yes, I plan to look for a new job in 2023’, and ‘Yes, I may consider looking for a new job in 2023’ answers combined.
  • 2‘Yes, I am actively looking for a new job’, ‘Yes, I plan to look for a new job in 2024’, and ‘Not sure yet / I may consider looking for a new job in 2024’ answers combined.
  • 3‘Crucial’, ‘Very necessary’, and ‘Somewhat necessary’ answers combined.
  • 4‘I have thought about starting my own business in my own sector’, ‘I have thought about starting my own business by completely changing the scope’, and ‘I have thought about investing in my passion and turning it into a job’ answers combined.
  • 5 ‘Strongly agree’ and ‘Agree’ answers combined.
  • 6 ‘Very confident’ and ‘Somewhat confident’ answers combined.
  • 7‘‘Crucial’, ‘Very necessary’, and ‘Somewhat necessary’ answers combined.
  • 8 ‘Strongly agree’ and ‘Somewhat agree’ answers combined.

 

Metodologia

Ricerca consumer condotta da Censuswide e basata su 16.288 lavoratori di età superiore ai 18 anni full-time o part-time provenienti da Arabia Saudita, UAE, UK, Francia, Germania, Irelanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, India, Singapore, Australia, Giappone, Indonesia, Brasile e Stati Uniti (di cui 1.027 intervistati per l’Italia) a partire dal 24.11.23 fino al 15.12.23. Censuswide rispetta e impiega membri della Market Research Society  che si basa sui principi ESOMAR. Censuswide è membro del British Polling Council..

Ricerca B2B condotta da Censuswide su 4323 responsabili delle assunzioni in USA, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, area MENA (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti), Brasile, India, Australia, Singapore, Indonesia, Cina e Giappone (di cui 251 intervistati dall’Italia) – di età  superiore ai 18 anni, nel periodo compreso tra il 15 dicembre 2023 e il 4 gennaio 2024. Censuswide rispetta e impiega membri della Market Research Society  che si basa sui principi ESOMAR. Censuswide è membro del British Polling Council.

Job On The Rise – Il team di ricerca del LinkedIn Economic Graph ha esaminato milioni di posizioni lavorative che gli utenti LinkedIn hanno iniziato a ricoprire dal 1° gennaio 2019 al 31 luglio 2023 per calcolare il tasso di crescita di ogni ruolo. Le posizioni lavorative che sono rientrate nella classifica hanno registrato una crescita notevole tra tutti i nostri utenti e sono aumentate in modo considerevole entro il 2023. Le qualifiche che risultavano identiche tra diversi livelli di anzianità sono state raggruppate e classificate insieme. Sono stati esclusi gli stage, le esperienze di volontariato, i ruoli temporanei e quelli per studenti, nonché le posizioni in cui le assunzioni erano circoscritte a un numero esiguo di aziende.

LinkedIn
LinkedIn connette i professionisti nel mondo per renderli più produttivi e di successo e trasforma il modo in cui le aziende assumono, imparano, fanno marketing e vendono. La nostra visione è quella di creare opportunità economiche per ogni membro della forza lavoro globale attraverso il continuo sviluppo del primo Economic Graph al mondo. LinkedIn ha più di 900 milioni di membri, dei quali 17 milioni in Italia, e uffici in tutto il mondo.