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How Game Thinking Can Revolutionize Your Business

Recensione di Antonella Veccia

Da ormai qualche anno la parola “gamification” è entrata a far parte dell’olimpo delle soluzioni che possono fare la differenza per una formazione di successo e per un maggiore coinvolgimento dei dipendenti. Ma è veramente così? E quali sono le considerazione da fare prima di scegliere questa soluzione?

A coloro che stanno pensando di adottare “gamification” nella propria azienda, consiglio vivamente questa breve (circa 100 pagine) pubblicazione del 2012. La consiglio per una serie di motivi.
1. Perché è di agevole lettura 2. Perché è stata redatta da due professori universitari, e dunque gode di una certa autorevolezza 3. Perché ci troverete le nozioni di base per farvi una buona idea di cosa sia “gamification” 4. Perché vi aiuterà a riflettere sul fatto che affinché questa tecnica sia adottata efficacemente occorrono competenza e tempo.

Due sono gli elementi che voglio sottolineare.

Il primo riguarda il fatto che c’ è una differenza fondamentale tra un gioco e la tecnica di “gamification”. Questa distinzione fondamentale, così ben descritta dagli autori e non sempre altrettanto chiara tra gli addetti ai lavori, vi aiuterà a capire se il vostro consulente di formazione digitale vi sta portando sulla strada giusta (o sbagliata).

La seconda considerazione è che “gamification” non è la soluzione giusta per tutto. Quindi, non abbiate timore di farvi spiegare perché vi stanno consigliando di adottarla, e come la proposta della sua adozione può essere efficace a risolvere un problema da risolvere. Ad esempio, quali sono gli elementi della progettazione che incideranno sulla motivazione dei vostri dipendenti a comportarsi nel modo desiderato dall’azienda? Leggendo questa pubblicazione sarete in grado di capire che, se vi sarà risposto assegnando punti, o semplicemente distribuendo dei badge, forse è il caso di approfondire. Punti e badges non bastano se non si capisce cosa spinga il dipendente a guadagnarli.

Per concludere, questa è una pubblicazione che non intende esaltare “gamification” e neppure convincervi che è una soluzione di facile progettazione. Molti esempi riportati nel libro descrivono successi ed insuccessi e ne spiegano le possibili ragioni. Pubblicazioni più recenti sul tema “gamification” vi daranno aggiornamenti a riguardo, ma se quello che cercate è un’infarinatura, sono certa che questa lettura vi darà buone basi, una maggiore consapevolezza e qualche spunto per l’adozione.

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Antonella Veccia
Learning Designer
Learning Designer specializzata nella progettazione di corsi on-line in varie discipline e settori, ho maturato la mia esperienza lavorativa in Inghilterra dove vivo e lavoro da piu' di vent'anni. Ho progettato percorsi formativi per aziende internazionali e voglio condividere la mia esperienza e le mie competenze sulla formazione digitale con gli esperti di HR. Spero di poter essere utile a che si occupa della formazione del personale a districarsi tra la sempre crescente e spesso complicata offerta di soluzioni per il training digitale.

 

 

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