I tre cerchi dell'innovazione. Persone, imprese e comunità. Percorsi di crescita raccontati da un imprenditore

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I tre cerchi dell’innovazione

Persone, imprese e comunità. Percorsi di crescita raccontati da un imprenditore

di Angelo Luigi Marchetti 

Editore: ‎ESTE – ottobre 2021

Il tema dell’innovazione è più che mai attuale in quest’epoca di trasformazioni. Attraverso la condivisione dell’esperienza personale dell’autore ed esempi del passato e del presente, il volume intende fornire spunti, riflessioni e suggerimenti a chi vuole innovare nel mondo dell’impresa. E lo fa partendo dall’assunto che l’innovazione “è un’attitudine che si deve trasformare in abitudine.” Ma soprattutto, il vero innovatore è “colui che lascia innovare”, poiché un’azienda può dirsi innovativa solo se apprende, evolve, cambia e si adatta al contesto. Il mondo in cui viviamo, però, non è immutabile: chiunque può determinare, il cambiamento, così come ogni impresa può influenzare il proprio ecosistema.

L’innovazione è un argomento vasto, complesso e sfaccettato e il libro procede attraverso tre cerchi concentrici, tre circoli virtuosi che si rafforzano l’un l’altro: io, noi, tutti, che sono anche i titoli delle tre parti de libro.

La prima prende avvio dal singolo individuo, cioè da ognuno di noi. Perché non esiste innovazione se non si inizia da un lavoro su se stessi. Il punto di partenza è l’autoanalisi, onesta, lucida e spietata: guardarsi allo specchio. Il punto di arrivo è invece l’uscita della zona di comfort, la messa in discussione delle proprie abitudini e consuetudini, per provare ad andare a giocarsi la propria partita nel mondo là fuori, con la capacità di cogliere le occasioni (anche quelle inaspettate) e la consapevolezza, però, che l’innovazione non accade mai per caso, poiché necessita di tenacia, volontà e pianificazione.

Nella seconda parte si passa dal singolo alla vita d’impresa, la quale è sempre un gioco di squadra. E l’impresa innovativa è un organismo che apprende continuamente, che evolve, che muta e si espande senza però perdere il proprio baricentro: la testa guarda avanti, i piedi restano ben piantati a terra.

Infine, la terza e ultima parte è il cerchio concentrico più vasto: quello del contesto, della comunità in cui ogni azienda è inserita e dell’ecosistema in cui si trova a vivere. È il mondo in cui viviamo. È il cerchio che abbraccia e comprende gli altri due: perché un contesto aperto e innovativo è una condizione imprescindibile per la vita di un’impresa che vuole evolvere continuamente. Insomma: tre cerchi concentrici che si trasformano in un unico grande circolo virtuoso, in una spirale di miglioramento, che ha come risultato il benessere personale e quello collettivo, insieme.

La conclusione del libro è tutta incentrata su quella che è la più grande sfida del nostro presente, quella che deciderà il futuro dei nostri figli: la sostenibilità ambientale. “Sostenibilità” non significa tornare indietro, bensì cambiare rotta, guardando avanti in maniera meno miope di quanto abbiamo fatto finora. Non significa “privazione”, ma un nuovo benessere, sia per il Pianeta sia per tutti noi che lo abitiamo.

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