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Mobbing

Aspetti clinici, giuridici e organizzativi

di Alberto Ghilardi e Manuela Rossini 

Per quanto non esistano univoche definizioni del termine mobbing, la letteratura scientifica è concorde nel definirlo come una forma di violenza psicologica e relazionale che, quando si manifesta in ambiente di lavoro, è condotta in maniera sistematica e continuativa da parte di uno o più individui generalmente nei confronti di uno solo con lo scopo di causargli danni e sofferenza, fino all’espulsione dall’ambiente di lavoro.

Il mobbing è una patologia organizzativa che, quando insorge, riguarda l’intero sistema organizzativo in cui può manifestarsi, al cui interno ne vanno rintracciate le origini.

Non è per sua natura riconducibile a una singola specifica causa né lo si può affrontare con un unico approccio o valutarlo con un unico sistema di riferimento. Le sue conseguenze per un’organizzazione non sono solo psicologiche o relazionali, ma anche legali ed economiche.

Le diverse sfaccettature del fenomeno del mobbing vengono presentate all’interno del volume con una declinazione di analisi multidisciplinare, in modo che il lettore possa coglierne la particolare natura e processualità a partire da diverse prospettive. La modalità teorica-applicativa del taglio adottato nei diversi contributi è indirizzata a fornire una comprensione del fenomeno mobbing la più possibile completa, grazie, da un lato, alla presentazione di modelli e strumenti di ogni specifica area di competenza e, dall’altro, alla parallela presentazione di saperi diversi, ma ugualmente necessari alla sua prevenzione e gestione attraverso specifiche figure professionali.

Viene così affiancata a una visione olistica del fenomeno la possibilità di utilizzo della “miglior tecnologia” di intervento.

Il mobbing è un fenomeno che non può essere separato da altri fattori strutturali e processuali che intervengono a minare potenzialmente il benessere organizzativo.

La particolare organizzazione aziendale, le forme di leadership, il contesto socio-economico, la contingenza storica e culturale determinano le caratteristiche del benessere all’interno di ogni organizzazione e possono co-determinare o incrociare il mobbing in diversi modi.

I collegamenti tra questi ultimi fattori e il mobbing verranno sviluppati all’interno dei vari capitoli, evidenziando in particolare quei collegamenti legati ai fattori di rischio stress lavoro-correlato che potremmo definire “parenti stretti” del mobbing, ancorché quest’ultimo si presenti come una vera e propria patologia organizzativa, laddove invece i primi costituiscono, all’interno di qualsiasi organizzazione, processi fisiologici e non necessariamente critici, utili indicatori dello stato di salute di un’organizzazione qualora vengano adeguatamente rilevati e non sottovalutati.

Completano l’impianto del volume la presentazione del ruolo delle istituzioni pubbliche coinvolte nella prevenzione e nella vigilanza, le normative di riferimento e gli aspetti differenziali tra il c.d. mobbing e altri similari fenomeni a rilevanza
giuridica.

Pur ormai in presenza di diverse concordanze nella definizione e profilatura del mobbing, la mancanza di una sua univoca e condivisa definizione, ma soprattutto l’ampio spettro di livelli e processi che va a intaccare all’interno di un’organizzazione, necessitano di una competenza non settoriale e di una sua gestione multiprofessionale.

Nelle tematiche affrontate e nella composizione degli autori il volume si caratterizza quindi per una natura dichiaratamente multidisciplinare.

 

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