10 soft skills

 

Le 10 “Soft Skills” indispensabili nel 2020, secondo il World Economic Forum

“L’inserimento e l’uso dell’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, la robotica, la nanotecnologia, la stampa 3D, la genetica e la biotecnologia porteranno a nuovi modelli di business ma anche a forti cambiamenti nel mercato del lavoro nei prossimi cinque anni, questo richiederà a noi esseri umani degli enormi cambiamenti nell’apprendimento di nuove competenze necessarie per prosperare nel nuovo panorama.” (WEF, 2019).

di PEOPLEwellBe

Secondo il World Economic Forum (WEF), nell’attuale contesto lavorativo in continuo mutamento, nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale che, con sempre maggiore forza, si va delineando, sarà necessario e inevitabile che l’uomo si adatti ed implementi una serie di competenze che saranno indispensabili nei prossimi scenari di business. Infatti, molti lavori lasceranno il posto a nuove categorie di occupazioni modificando e influenzando, di conseguenza, il modo di lavorare dei collaboratori.

In tale contesto, sempre più tecnologico e complesso, in cui bisogna reagire attivamente nel prendere decisioni, convivere con i nuovi paradigmi produttivi e aziendali e interagire con tipologie sempre più diversificate di clienti è necessario, dunque, implementare le c.d. “soft skills”, o competenze trasversali, le sole in grado di fare realmente la differenza nel mercato del lavoro.

Nello specifico, in “Future of Jobs”, report del World Economic Forum sono elencate le seguenti 10 skills fondamentali nel 2020 e nel futuro del lavoro.

1) Il problem solving in situazioni complesse. Al primo posto nella classifica del WEF, la competenza inerente la comprensione, la gestione e la soluzione dei problemi risulta la più richiesta nell’attuale contesto lavorativo. In una situazione economica sempre più intricata, è fondamentale essere flessibili, adattabili e possedere la capacità di interpretazione e gestione dei nuovi contesti al fine di individuare le criticità, elaborare strategie ottimali e identificare, in breve tempo, una soluzione a problemi complessi.

2) Pensiero critico. La capacità di sviluppare un pensiero caratterizzato da accuratezza, precisione e competenza nell’analisi e nella valutazione delle diverse situazioni è al secondo posto tra le skills necessarie per lavorare nell’Industria 4.0. Il pensiero critico è caratterizzato dall’abilità di utilizzare la logica e il ragionamento, analizzando le possibili soluzioni, i pro e i contro di queste. È costituito, infatti, dalla rilevazione e dall’osservazione dell’esperienza e da una successiva, efficace e accurata rielaborazione di questa.

3) Creatività. Sempre di più in questi anni le aziende stanno investendo sullo sviluppo del pensiero creativo come competenza chiave da acquisire e potenziare al fine di rispondere ai processi di cambiamento, più rapidi e differenti rispetto al passato. Questi scenari maggiormente complessi e in continua trasformazione spingono i leader a ricercare persone in grado di unire le informazioni a disposizione per elaborare nuove idee e soluzioni innovative volte a garantire una maggiore competitività.

4) Gestione delle persone. Il capitale umano rappresenterà sempre la risorsa più importante di un’azienda, nonostante lo sviluppo tecnologico. Per questo è fondamentale, in particolare nei manager e nei leader, possedere la capacità di motivare, valorizzare le persone che fanno parte del proprio team, affidare loro compiti e mansioni in linea con il loro potenziale e dare loro feedback costruttivi e di miglioramento. Per fare ciò è necessario essere un leader emotivamente intelligente, oltre a possedere la capacità di prendere decisioni efficaci. Quindi, gestione delle persone non si riconduce al mero organizzare i compiti, il lavoro e il team.

5) Coordinarsi con gli altri. Il lavoro in team è uno dei fattori più importanti all’interno di un’azienda. A dimostrazione di ciò, sono sempre di più gli interventi formativi a riguardo. Nello specifico, l’attenzione è focalizzata sulla capacità di lavorare insieme, sulla costruzione del gruppo e, soprattutto, sulla creazione di una sinergia che porti al raggiungimento di un obiettivo comune attraverso l’apporto e la coordinazione di tutti i componenti del gruppo. A tal fine, è necessario organizzare il lavoro da fare definendo le priorità e cambiarle quando e se necessario, facendo fronte agli ostacoli. 

6) Intelligenza emotiva. L’intelligenza emotiva viene definita da Mayer e Salovey come l’abilità di percepire ed esprimere le emozioni, di saperle utilizzare, comprendere e gestire, in sé stessi e negli altri. Più nello specifico, si riferisce alla capacità di saper riconoscere l’informazione trasmessa dalle emozioni individuandone le cause e le possibili conseguenze, sapendo classificare e descrivere accuratamente emozioni e stati d’animo anche complessi, sapendovi riflettere ed integrandoli nei processi cognitivi, in maniera adattiva, per migliorare l’attività di pensiero, di problem solving, di decision making e di progettazione. Appare evidente, dunque, che si tratta di una competenza indispensabile per i team ed i manager, i quali si trovano a dover gestire e coordinare un gruppo di collaboratori.

7) Capacità di giudizio e di prendere decisioni. Possedere questa competenza è fondamentale, in particolar modo per i manager. Infatti, prendere decisioni strategiche al momento opportuno, soprattutto in momenti di difficoltà quando risulta ancora più complesso, permette di reagire e affrontare al meglio il cambiamento e il superamento di situazioni critiche.

8) Orientamento al servizio. In un mercato sempre più competitivo, in cui le tipologie di clienti sono sempre più variegate, è imprescindibile la capacità di individuare e riconoscere i bisogni degli altri, al fine di soddisfarli al meglio, adottando un atteggiamento attento e collaborativo.

9) Negoziazione. Al penultimo posto della lista delle 10 skills fondamentali nel 2020 e nel futuro del lavoro, troviamo la negoziazione. Questa competenza è strategica all’interno del contesto lavorativo poiché assicura non solo benessere relazionale, ma anche economico, sia a livello aziendale che individuale. È importante dunque affinare tale competenza e non improvvisare affidandosi al buon senso e all’istinto nelle diverse interazioni con gli altri.

10) Flessibilità cognitiva. Quest’ ultima competenza è necessaria al fine di gestire al meglio il cambiamento e rispondere a situazioni nuove e impreviste. Nello specifico, si intende quindi la flessibilità di risposta, ovvero la capacità di modulare le proprie risposte e comportamenti affrontando in maniera intelligente e veloce il cambiamento di compiti, mansioni o regole. 

#PEOPLE10

Alla luce della top 10 delle soft skills redatta dal World Economic Forum e, dunque, dell’importanza che ognuna di esse ricopre all’interno del contesto organizzativo, è nato PEOPLE10, progetto che si pone l’obiettivo, attraverso due training appositamente strutturati, di misurare e potenziare le 10 soft skills in azienda e, più nello specifico, allenare le 10 soft skills per accrescere il potenziale nei manager e nei team di lavoro, migliorando, di conseguenza, le prestazioni.

Peculiarità del progetto è proprio la sua suddivisione in due training e, quindi, la possibilità di scegliere il più adatto a rispondere alle esigenze specifiche di un’azienda.

Nello specifico, mediante il BRAIN TRAINING vengono individuate, tramite Test Cognitivi scientifici e un colloquio individuale post test, e successivamente potenziate, le capacità di sviluppare il Pensiero critico, la Capacità di giudizio e di Decision-making, il Problem-solving, la Flessibilità cognitiva, la Creatività e la Gestione delle persone.

Infatti, BRAIN TRAINING si rivolge a leader e manager che si trovano ad affrontare scenari organizzativi e di mercato sempre più complessi e in continua trasformazione e sono alla ricerca di soluzioni innovative volte a garantire una maggiore competitività.

ENJOY TRAINING, invece, si traduce in un team più produttivo e focalizzato verso il risultato e performance lavorative di successo.

Infatti, rivolto a persone che lavorano in team e cooperano al fine di raggiungere un obiettivo comune, potenzia le abilità di Intelligenza emotiva, Collaborazione, Negoziazione e Orientamento al servizio, ovvero quelle competenze fondamentali per raggiungere obiettivi comuni e rispondere al meglio al cambiamento.

Potenziare le qualità e le competenze individuali al fine di raggiungere il miglior rapporto performance-benessere organizzativo e individuale è ciò su cui si fonda PEOPLE10.

 

PEOPLEwellBe
Risorse Umane e Benessere Organizzativo
PEOPLEwellBe nasce per creare e promuovere Felicità e Benessere organizzativo attraverso progetti di Formazione e Sviluppo, Salute e Rischi Psicosociali ed Education che sostengono la crescita delle aziende, mirano allo sviluppo delle potenzialità delle risorse umane e promuovono la salute psicologica, utilizzano metodi e strumenti d’indagine che favoriscono un clima aziendale positivo, collaborazione, motivazione ed energia nei team, implementando capacità di leadership, problem solving e intelligenza emotiva”

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