Il metodo STAR: consigli nel colloquio di lavoro

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Il metodo STAR: consigli nel colloquio di lavoro

di Laura Catucci

Affrontare un colloquio di lavoro può essere banale, stressante, piacevole e/o un’occasione imperdibile. Dipende chiaramente dalle proprie emozioni e da come ognuno vive le proprie esperienze.

Non tutti i candidati hanno però idea di come svolgere un buon colloquio e rispondere alle domande del Recruiter, per cui seguire uno schema o una mappa mentale potrebbe rivelarsi assai utile e indispensabile per fare un’eccellente impressione al nostro selezionatore.

Un buon punto di partenza è utilizzare il fatidico METODO STAR, acronimo di Situation, Task, Action, Result.

METODO STAR

  • SITUATION – Situazione
  • TASK – Compito
  • ACTION – Azione
  • RESULT – Risultato

Si tratta di un modello che facilita le domande e risposte durante un colloquio di tipo comportamentale, utile per non risultare vaghi e descrivere nel migliore dei modi le proprie esperienze e capacità.

Partendo dal primo punto, SITUATION: il candidato parlerà delle proprie vicissitudini lavorative, ad esempio , come è riuscito a fronteggiare alcuni momenti e problemi professionali, e il selezionatore indagherà sulle sue soft skills , capacità di problem solving e organizzative.

TASK: il candidato racconterà quale ruolo ha assunto nelle precedenti esperienze , come si è mostrato all’interno di un team di lavoro e quali incarichi gli erano affidati.

ACTION: Il selezionatore cercherà di comprendere la volontà della Risorsa di raggiungere i propri obiettivi e la sua eventuale crescita professionale, il valore che ha apportato all’azienda e la capacità di portare a termine i compiti assegnati nel rispetto delle scadenze.
Questo punto è di fondamentale importanza in quanto può far emergere l’autostima del candidato e il suo reale senso di scopo, il self confident, il suo criterio di progressività e le sue priorità.

RESULT: in questa parte di colloquio si avrà occasione di spiegare quali insegnamenti si è riusciti a trarre dalle proprie esperienze professionali, quali hanno apportato migliorie alla propria vita e quali hanno reso concrete le proprie capacità.
Siamo dinanzi a una vera e propria fase di lesson learnt per il candidato, che avrà modo di riflettere soprattutto su in quali occasioni poteva e può dimostrare il meglio di sè e in quali avrebbe potuto evidenziare maggiormente il proprio valore.
In questa fase riflessiva, l’analisi del proprio operato dinanzi al reclutatore risulta un fiore all’occhiello perchè facilita eventuali future domande e consente a chi ci sta selezionando di ottenere informazioni non vaghe, ma preziose e rilevanti e “mirare nel segno”.

Il METODO STAR è atto a rendere più semplice e fluente il colloquio di lavoro sia per il reclutatore che per il candidato, evitando di divagare troppo e inutilmente nel “tell me about yourself” e risulta un’ottima guida per entrambi,facilitando il discorso strutturando le risposte e domande nel modo più efficace possibile.

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Esempi classici di domande e risposte applicando il metodo STAR

SITUATION: esempio di domanda:
Descriva una situazione lavorativa in cui ha dovuto fronteggiare un problema. Come lo ha risolto?

Esempio di risposta:
Ero nel mezzo di una vendita telefonica, quando sopraggiunse un problema tecnico al pc dove stavo annotando i dati del cliente, ma, grazie alla mia conoscenza informatica ho risolto tutto nell’arco di 5 minuti.

TASK: esempio di domanda:
Oltre alla vendita, qual era l’obiettivo secondario che voleva raggiungere?

Esempio di risposta:
Ho cercato di fidelizzare il cliente, trasmettendo le mie doti di empatia e creandomi una rete di contatti utili grazie alle mie capacità comunicative e persuasive.

ACTION: esempio di domanda:
Qual è stato un momento più significativo a lavoro?

Esempio di risposta:
Ero all’interno di un team, uno di noi ha avuto un problema personale improvviso, così unendo le nostre forze, abbiamo cercato di collaborare per sostituirlo al
meglio in quell’occasione e aiutarlo nella sua difficoltà, non creando alcun disagio all’azienda e sono stato davvero soddisfatto di aver dimostrato capacità
organizzative e soprattutto di Team Working.

RESULT: esempio di domanda:
Cosa ha imparato da tutto questo?

Esempio di risposta:
Grazie alla mia precedente esperienza lavorativa ho consolidato le mie competenze, rafforzando il mio essere e la mia volontà di apportare sempre valore aggiunto all’azienda, inoltre ho soddisfatto i clienti che mi hanno lasciato feedback positivi sul mio operato!

Come si può notare, questo modo di approcciarsi al colloquio evidenzia il comportamento del candidato in pochi semplici passi.
Risulta efficace comprenderne gli aspetti più significativi, i percorsi effettuati e i traguardi raggiunti.

Seguire una mappa mentale è sempre consigliato: questa tecnica infatti può essere utilizzata sia dal selezionatore che dalla Risorsa, e se completa di una giusta dose di empatia, il colloquio avrà sicuramente esito positivo!

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Questo articolo è offerto da:

Laura Catucci
HR Recruiter con passione per le Risorse Umane, costantemente aggiorno la mia formazione seguendo corsi nell'ambito management e della gestione del personale.

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