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People Analytics Specialist: il motore data-driven dell’HR
Perché la scienza dei dati sulle persone sta diventando il motore strategico dell’HR
di RisorseUmane-HR.it
Il People Analytics Specialist non è solo un esperto di numeri: è il ponte che unisce dati e strategie, migliorando non solo la vita dei dipendenti, ma anche l’efficacia e l’impatto delle decisioni HR.
Questa figura rivoluziona il modo in cui gli HR possono attrarre, sviluppare e trattenere i talenti, sfruttando il potere dei dati per risolvere problemi complessi come il turnover, il burnout e la mancanza di competenze critiche.
Oggi, ogni decisione presa dall’azienda sulle persone – chi assumere, come accelerare la loro produttività, come mantenere il team motivato e ridurre i costi di gestione – può essere supportata da evidenze quantitative.
Il People Analytics Specialist è colui che raccoglie, collega e interpreta queste evidenze, trasformandole in scelte strategiche che guidano il successo aziendale.
Nel 2025, il World Economic Forum ha collocato “AI & Big Data” tra le tre competenze chiave a più rapida crescita a livello globale, rendendo la richiesta di professionisti che sappiano applicarle al capitale umano una necessità strategica per le aziende.
Indice degli argomenti
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Che cosa fa, in concreto, un People Analytics Specialist?
Il People Analytics Specialist è un professionista che traduce dati complessi in azioni strategiche per il successo aziendale e il benessere dei dipendenti. Le sue responsabilità si articolano in cinque aree principali:
1. Data Engineering HR Questa figura unifica dati provenienti da fonti disparate (ATS, HRIS, LMS, badge, e-mail meta-data) per creare una base solida di informazioni. È responsabile della qualità, della privacy e del monitoraggio della “traccia” del dato (data lineage) per garantire integrità e conformità. Esempio pratico: Unifica i dati di recruiting e formazione per identificare i percorsi di sviluppo più efficaci.
2. Modellazione Predittiva e Prescrittiva Applica tecniche avanzate (regressioni, alberi di decisione, clustering, reti neurali, AutoML) per:
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- Prevenire il turnover – stima quali team o ruoli rischiano di perdere talenti e suggerisce strategie di retention personalizzate.
- Mappare le skill trasferibili – individua competenze adiacenti per accelerare up-/reskilling.
- Ottimizzare il time-to-productivity – prevede i driver che rallentano (o accelerano) la piena resa dei neo-assunti.
- Forecasting FTE & costi del lavoro – proietta fabbisogni di organico e impatto economico in funzione di scenari di crescita, automazione o fusioni.
3. Data-Storytelling ai Vertici Rende comprensibili dati complessi (AUC, Shapley values, coefficienti logistici) trasformandoli in dashboard chiari e azionabili. Forma i manager per leggere KPI e basare iniziative su prove empiriche. Esempio pratico: Presenta insight su pay-equity per supportare decisioni di remunerazione equa.
4. Sperimentazione HR (A/B Testing) Disegna esperimenti per misurare l’efficacia di nuove iniziative HR, come programmi di onboarding o schemi di bonus, calcolando l’impatto su ROI e benessere. Esempio pratico: Verifica se una riduzione dei meeting aumenta la produttività del team.
5. Etica & Bias Audit Assicura che gli algoritmi HR siano equi e trasparenti, evitando discriminazioni e rispettando la dignità dei dipendenti. Documenta i modelli attraverso “model cards” e promuove soluzioni di Explainable AI (XAI). Esempio pratico: Identifica bias negli screening dei CV e propone modifiche per garantire inclusività.
BOX – Glossario rapido ATS Applicant Tracking System: software che gestisce candidature e colloqui. HRIS / HCM Repository anagrafico-contrattuale di tutti i dipendenti (payroll, organigramma). LMS Learning Management System: piattaforma che eroga e traccia la formazione. Badge data Log di accesso (badge, tornelli, RFID) utili per analisi presenze e utilizzo spazi. E-mail meta-data Mittente-destinatario, orario, lunghezza mail (senza leggere i contenuti). Data lineage Mappa completa di dove nasce, come cambia e dove finisce ogni dato. Skill adjacency Overlap fra competenze: quante sono “vicine” e trasferibili ad altro ruolo. Time-to-productivity Giorni che servono a un neoassunto per raggiungere la piena resa. Regressione Tecnica statistica per stimare l’effetto di variabili su un risultato. Albero di decisione Modello predittivo a “rami” che classifica o prevede un esito. Clustering Algoritmo che raggruppa dati simili senza etichette pre-definite. Rete neurale Modello ispirato al cervello, efficace per pattern complessi. AutoML Piattaforme che automatizzano scelta e tuning dei modelli di ML. AUC Indice 0-1 che misura quanto un modello distingue correttamente le classi. Shapley value Quota di “merito/colpa” che ogni variabile ha nella previsione finale. Coefficiente logistico Numero che indica quanto una variabile aumenta/diminuisce la probabilità di un evento (es. dimissioni). Design sperimentale Regole statistiche per assegnare campioni e isolare l’effetto causale. Model card Scheda che documenta scopo, dati e limiti di un algoritmo. Explainable AI (XAI) Tecniche che rendono comprensibile (ai non tecnici) perché il modello decide così. Bias audit Verifica periodica per scoprire (e correggere) discriminazioni algoritmiche.
Skill a T: profondità data-science, ampiezza HR-business
Fonte: ResearchGate – “T-shaped skills visualised”
Il People Analytics Specialist è un professionista con un profilo a “T”, che combina competenze tecniche di livello avanzato (la colonna “deep”) con una solida conoscenza trasversale di processi HR e principi di business (la barra “broad”). Questo mix lo rende unico nel saper analizzare dati complessi e collegarli a decisioni aziendali strategiche.
Colonna “deep” | Colonna “broad” |
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Soft skill critiche
Oltre alle competenze tecniche e trasversali, il People Analytics Specialist eccelle nelle soft skill, indispensabili per influenzare e ispirare i decisori:
- Influence without authority: È capace di “vendere” il valore dei dati a chi decide budget e strategie, anche senza un’autorità gerarchica diretta.
- Curiosità e mindset test-and-learn: Si approccia ai problemi con creatività e voglia di sperimentare.
- Storytelling visivo: Sfrutta strumenti come color-brewer e attributi pre-attentivi per creare narrazioni visive chiare e accattivanti, seguendo un solido arco narrativo.
BOX – Glossario rapido Skill a T Profilo con una colonna profonda di specializzazione e una barra orizzontale di conoscenze trasversali. SQL Linguaggio standard per interrogare e manipolare basi di dati relazionali. Python / R Linguaggi open-source usati per analisi, machine learning e reportistica. Statistica inferenziale Tecniche (test, intervalli, regressioni) per trarre conclusioni dal campione alla popolazione. Machine learning Algoritmi che “imparano” dai dati per prevedere o classificare eventi futuri. Causal inference Metodi (A/B test, diff-in-diff, matching) che stimano l’effetto causale di una leva HR su un outcome. Tableau / Power BI Piattaforme drag-and-drop per creare dashboard interattive. D3.js Libreria JavaScript che genera visual custom (SVG) molto flessibili. Processi HR end-to-end Ciclo completo: attraction ⇒ recruiting ⇒ onboarding ⇒ development ⇒ retention ⇒ exit. Color-Brewer Palette pronte (diverging, sequential) usate per visual leggibili e accessibili. Pre-attentive attributes Elementi (colore, posizione, forma) che il cervello nota in <200 ms, chiave per dashboard chiare. Narrative arc Struttura classica (situazione-conflitto-soluzione) applicata allo storytelling dei dati.
Roadmap di implementazione in azienda
Per introdurre con successo il People Analytics, ogni azienda deve seguire un percorso strutturato, che si articola in quattro fasi principali. Queste fasi consentono di costruire progressivamente una funzione People Analytics matura, in grado di influenzare le decisioni strategiche.
Fase 0 – Foundation
Obiettivo: Creare solide basi per i dati HR.
- Inventario e pulizia dei dataset HR: Identificare e standardizzare i dati disponibili (es. anagrafica, formazione, assenze).
- Governance: Definire ruoli, norme di sicurezza e un glossario KPI condiviso per garantire uniformità e chiarezza. Risultato atteso: Un’infrastruttura dati pronta per analisi affidabili e rispettose della privacy.
Fase 1 – Quick-win descrittivi
Obiettivo: Dimostrare rapidamente il valore del People Analytics per ottenere credibilità interna.
- Realizzazione di dashboard descrittive:
- Cruscotto Hiring funnel: Analizza la conversione dei candidati lungo il processo di selezione.
- Mappa “chi va via e perché”: Identifica i principali motivi di turnover.
- Termometri di clima: Monitora il sentiment e il benessere dei dipendenti. Tempistiche: Output tangibili in 90 giorni → Generare fiducia nei decisori.
Fase 2 – Predittivo
Obiettivo: Anticipare criticità e opportunità.
- Sviluppo di modelli predittivi:
- Turnover e flight-risk: Identificare dipendenti a rischio di abbandono.
- Skills heat-map: Prevedere gap di competenze in relazione ai piani strategici aziendali. Risultato atteso: Decisioni proattive supportate da modelli data-driven.
Fase 3 – Prescrittivo & sperimentale
Obiettivo: Testare l’impatto di iniziative HR innovative.
- Utilizzo di tecniche prescrittive:
- Misurare l’effetto di interventi, come ridurre i meeting del 20% per migliorare la produttività (“velocity”) nei team di sviluppo.
- A/B testing: Valutare incentivi, programmi di benessere e feedback frequenti per identificare le strategie più efficaci. Risultato atteso: Ottimizzare il ROI delle iniziative HR.
Fase 4 – Democratizzazione self-service
Obiettivo: Espandere l’utilizzo del People Analytics a tutta l’organizzazione.
- Abilitazione di HRBP e line-manager: Fornire strumenti e formazione (data-literacy) per generare insight in autonomia.
- Creazione di un Center of Excellence (CoE): Una squadra centrale dedicata al mantenimento dei modelli e alla supervisione dei framework etici. Risultato atteso: Una cultura aziendale basata sui dati, con decisioni sempre più informate e scalabili.
Glossario rapido Dataset HR Collezione strutturata di dati su persone (anagrafica, payroll, performance, survey). Governance Regole di sicurezza, ruoli e glossario condiviso che stabiliscono “chi vede cosa” e come si definiscono i KPI. Hiring funnel Sequenza step di recruiting (candidate → screening → colloquio → offerta → assunzione) con tassi di conversione. Mappa flight-risk Visual che mostra quali team/profili hanno la probabilità più alta di dimettersi. Skills heat-map Griglia colori che confronta competenze attuali vs competenze richieste dal piano strategico. Velocity (team sviluppo) Story-point o task completati per sprint; misura di produttività nei team Agile. Data literacy Capacità diffusa di leggere, interpretare e discutere i dati per prendere decisioni. Center of Excellence (CoE) Squadra centrale che gestisce modelli, standard e linee guida etiche per l’analytics.
People Analytics Specialist e gli Indicatori di successo
Per misurare l’impatto delle attività del People Analytics Specialist, è fondamentale definire obiettivi chiari attraverso KPI (Key Performance Indicators). Questi indicatori non solo permettono di monitorare i progressi, ma dimostrano concretamente il valore delle iniziative HR basate sui dati.
KPI e target iniziali – Anno 1
- % decisioni di talent review basate su insight dati:
- Target: ≥ 70% delle decisioni HR supportate da evidenze analitiche.
- Significato: Un’alta percentuale di decisioni basate sui dati garantisce un processo decisionale più equo, trasparente e strategico.
- Accuracy modelli flight-risk (AUC):
- Target: ≥ 0,75 (su scala da 0 a 1).
- Significato: L’accuratezza dei modelli predittivi permette di identificare tempestivamente dipendenti a rischio di abbandono, migliorando la retention.
- Riduzione time-to-hire per posizioni critiche:
- Target: –20%.
- Significato: Accorciare i tempi di assunzione per ruoli chiave riduce i costi e limita impatti negativi sulla produttività aziendale.
- Valore economico iniziative basate su analytics:
- Target: > 5× il costo della funzione People Analytics.
- Significato: Dimostrare un elevato ROI (Return on Investment) attraverso risparmi sui costi e aumento della produttività.
- Adoption dashboard executive (utenti attivi mensili):
- Target: ≥ 80% ELT/SLT (Executive Leadership Team/Senior Leadership Team).
- Significato: Un utilizzo diffuso da parte dei vertici aziendali conferma la fiducia negli strumenti analitici e la loro integrazione nei processi decisionali.
Perché questi KPI sono essenziali per gli HR?
- Concreti e misurabili: Ogni KPI ha un obiettivo tangibile e un impatto diretto sui processi HR.
- Supportano la credibilità interna: Dimostrare risultati tramite KPI aiuta a rafforzare il ruolo strategico degli HR all’interno dell’azienda.
- Promuovono una cultura data-driven: Indicatori chiari spingono il team HR e il management verso decisioni basate sui dati, anziché sull’intuizione.
Criticità tipiche (e antidoti)
Quando si implementa il People Analytics, è importante essere consapevoli dei rischi potenziali e adottare soluzioni mirate per superarli. Ecco una panoramica delle criticità più comuni e delle strategie per affrontarle con successo:
1. Silos dati
- Rischio: I dati HR (HRIS) rimangono isolati da altre fonti aziendali, come finance, learning e collaboration, limitando l’efficacia delle analisi.
- Soluzione: Creare un data-lake centrale con processi ETL (Extract, Transform, Load) standardizzati e una gestione centralizzata dei dati (master data management). Questo permette di integrare diverse fonti e garantire una visione completa e affidabile.
2. Sindrome del “reportificio”
- Rischio: Produzione di numerosi report e tabelle che non portano ad alcuna azione concreta, creando una paralisi decisionale.
- Soluzione: Implementare fin dall’inizio un decision canvas, che associa ogni insight a un owner, un’azione da intraprendere, una deadline e una misura di ROI. Questo garantisce che i dati portino a risultati tangibili.
3. Bias algoritmici
- Rischio: Gli algoritmi HR possono riprodurre discriminazioni pregresse presenti nei dati, compromettendo equità e inclusività.
- Soluzione: Condurre audit periodici sugli algoritmi, utilizzare tecniche di feature fairness e promuovere modelli interpretabili. È fondamentale istituire comitati etici interdisciplinari per supervisionare i processi.
4. Low data literacy del management
- Rischio: I manager potrebbero non essere sufficientemente preparati per interpretare e utilizzare i dati in modo efficace, limitando il potenziale del People Analytics.
- Soluzione: Avviare un’academy interna con sessioni di micro-learning, office hours e programmi di coaching personalizzato per migliorare la data-literacy e facilitare l’adozione degli strumenti analitici.
Impatto delle soluzioni
Affrontare queste criticità non solo migliora l’efficienza operativa, ma garantisce un utilizzo responsabile e strategico del People Analytics. Prevenire discriminazioni, facilitare decisioni basate sui dati e integrare diverse fonti aziendali crea una base solida per il successo del dipartimento HR e dell’organizzazione nel suo complesso.
People Analytics Specialist: prospettive di mercato
Il ruolo del People Analytics Specialist sta vivendo una crescita esponenziale, posizionandosi come una delle figure più richieste nel mondo HR e data-driven. Ecco una panoramica delle principali tendenze e opportunità di mercato:
Domanda in crescita
Secondo LinkedIn, gli annunci di lavoro contenenti la keyword “people analytics” sono aumentati del +47% YOY (Year-over-Year) nel 2024. Questa crescita riflette la crescente consapevolezza delle aziende sull’importanza di decisioni HR basate sui dati. L’espansione continua indica un potenziale di carriera promettente per i professionisti che padroneggiano le competenze di People Analytics.
Salari competitivi
- Salario medio UE:
- Mid-senior: 55-90 k €.
- Lead: > 120 k €. Questi numeri dimostrano quanto sia valorizzata la figura del People Analytics Specialist, con compensi che variano in base alla seniority e alla specializzazione.
Consulting & outsourcing
Grandi società di consulenza (Big-4) e boutique specializzate hanno già costituito practice dedicate al People Analytics. Questo trend offre opportunità interessanti per professionisti che desiderano contribuire a progetti di consulenza strategica o outsourcing avanzato.
Verticalizzazione nei settori regolati
I settori altamente regolamentati, come la finanza e la farmaceutica, investono maggiormente in compliance e data-ethics, aumentando la domanda di People Analytics Specialist qualificati. In questi ambiti, il rispetto di normative rigide rappresenta un ulteriore valore aggiunto per i professionisti con competenze specifiche.
Generative AI e evoluzione del ruolo
L’introduzione di AI copilots e strumenti di generative AI sta riducendo il tempo necessario per la modellazione tecnica. Questo spostamento rende ancora più centrale il problem framing e l’abilità di influenzare le decisioni. I People Analytics Specialist devono quindi evolvere da esperti tecnici a consulenti strategici e facilitatori di cambiamento.
Implicazioni per gli HR
Il mercato conferma che il ruolo del People Analytics Specialist non è solo una moda, ma una necessità strategica per il futuro dell’HR. Questo professionista non solo garantisce un vantaggio competitivo, ma favorisce una trasformazione profonda del modo in cui gli HR approcciano il talento e la performance.
Conclusione
Il People Analytics Specialist non è semplicemente un data scientist travestito da HR: è un vero e proprio catalizzatore strategico per il successo organizzativo.
- Un traduttore tra dati e business: Questa figura parla fluentemente la lingua del business, trasformando numeri complessi in insight concreti che contribuiscono direttamente agli utili o alla riduzione dei costi.
- Custode della dimensione umana: Comprende che, dietro ogni dato, c’è una persona con diritti, aspirazioni e una dignità che deve essere rispettata. Il suo approccio integra tecnologia e umanità in modo etico e responsabile.
- Ponte tra innovazione e decision maker: Sfrutta tecnologie all’avanguardia come il machine learning, i graph analytics e i dati derivati dalla collaborazione digitale (collaboration exhaust) per trasformare intuizioni analitiche in azioni concrete e politiche aziendali innovative.
Se il capitale umano è la prima voce di costo (e di valore) di un’azienda, allora la capacità di misurarlo e governarlo con rigore scientifico sarà la vera frontiera competitiva dei prossimi dieci anni. Il People Analytics Specialist è la figura-chiave per tracciare quella rotta.
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Fonti e approfondimenti
- World Economic Forum. (2025). Future of Jobs Report 2025
- LinkedIn. (2024). Jobs on the Rise Report
- MIT Sloan Management Review. (n.d.). Explainable AI in HR Analytics
- Google – Project Oxygen
- Kjeldsen, J. E. (2021). T-shaped skills visualised. ResearchGate
- Mike West, “People Analytics For Dummies”, For Dummies, 2019
- Nadeem Khan, Dave Millner, “Introduction to People Analytics: A Practical Guide to Data-driven HR” Kogan Page, 2023
Risorse aggiuntive
People Analytics Specialist: il motore data-driven dell’HR
Sintesi dell’articolo
L’articolo esplora il ruolo crescente del People Analytics Specialist, figura chiave nell’HR moderno. Attraverso la gestione e l’analisi dei dati, questo professionista trasforma decisioni HR in scelte strategiche basate su evidenze quantitative. Viene descritto il ventaglio di competenze richieste – dalla data science alla comprensione dei processi HR – e illustrata una roadmap di implementazione del People Analytics in azienda. L’articolo approfondisce anche KPI di successo, rischi e criticità, prospettive di mercato e l’impatto della generative AI. Conclude sottolineando come il People Analytics Specialist rappresenti un ponte tra capitale umano, innovazione tecnologica e business strategy.
FAQ
Clicca sulla domanda per ottenere la risposta
Che cos’è un People Analytics Specialist?
Un professionista che analizza e interpreta dati HR per supportare decisioni aziendali strategiche e migliorare l’efficacia organizzativa.
Quali competenze servono per diventare People Analytics Specialist?
Competenze di data science (SQL, Python, machine learning) integrate con conoscenze HR, business strategy e soft skill come storytelling e influence.
In che modo il People Analytics migliora il turnover aziendale?
Attraverso modelli predittivi che identificano i dipendenti a rischio di abbandono e suggeriscono strategie mirate di retention.
Quali strumenti utilizza un People Analytics Specialist?
Database (HRIS), strumenti di data visualization (Power BI, Tableau), piattaforme AutoML e tool per il monitoraggio di collaboration analytics.
Che cos’è la modellazione predittiva in HR?
È l’applicazione di algoritmi per prevedere eventi futuri come turnover, flight-risk, skill-gap e ottimizzazione dei costi del personale.
Quali rischi comporta l’uso dei dati HR?
Bias algoritmici, violazioni della privacy e interpretazioni errate dei dati, mitigabili con auditing etico e compliance normativa.
Quali KPI monitorare nel People Analytics?
% decisioni HR data-driven, AUC modelli predittivi, riduzione time-to-hire, aumento ROI iniziative HR, adoption dashboard executive.
Come si struttura una roadmap di People Analytics?
Quattro fasi: foundation dei dati, quick-win descrittivi, sviluppo predittivo, democratizzazione degli insight a manager e HRBP.
Qual è il futuro del People Analytics?
Ruolo sempre più strategico con l’integrazione di AI generativa, simulazioni predittive avanzate e centralità dell’etica dei dati.
Qual è l’impatto del People Analytics sulla cultura aziendale?
Favorisce una cultura data-driven, basata su evidenze e trasparenza nelle decisioni, aumentando fiducia, produttività ed engagement.
Glossario
Clicca sul termine per ottenere la risposta
People Analytics
Analisi e interpretazione dei dati sulle persone per supportare decisioni HR strategiche e migliorare l’efficacia organizzativa.
Data Engineering HR
Attività di raccolta, integrazione, pulizia e gestione dei dati HR provenienti da diverse fonti aziendali.
Applicant Tracking System (ATS)
Software per la gestione digitale del recruiting: candidature, screening e colloqui.
Human Resources Information System (HRIS)
Sistema gestionale centralizzato per dati anagrafici, contratti, payroll e organizzazione HR.
Human Capital Management (HCM)
Suite completa di soluzioni software per amministrare il capitale umano lungo tutto il ciclo di vita.
Learning Management System (LMS)
Piattaforma per la gestione, tracciamento ed erogazione di corsi di formazione aziendale.
Badge data
Dati di accesso fisico (badge, RFID) utilizzati per analisi di presenze, orari e utilizzo degli spazi.
E-mail meta-data
Dati relativi a mittente, destinatario e orario delle comunicazioni aziendali, escluso il contenuto.
Data lineage
Percorso completo che documenta origine, trasformazione e utilizzo dei dati all’interno dei sistemi.
Turnover
Percentuale di dipendenti che lasciano l’organizzazione in un determinato periodo di tempo.
Flight-risk
Probabilità stimata che un dipendente possa abbandonare l’azienda in un arco temporale futuro.
Skill adjacency
Misura di vicinanza tra competenze diverse che facilita mobilità interna e upskilling rapido.
Time-to-productivity
Tempo medio necessario a un nuovo assunto per raggiungere piena produttività lavorativa.
Regressione
Metodo statistico per stimare relazioni tra variabili e prevedere l’impatto di diversi fattori.
Decision tree (Albero di decisione)
Modello predittivo che suddivide i dati attraverso una serie di scelte binarie o multiple.
Clustering
Tecnica di machine learning per raggruppare dati simili in insiemi omogenei senza etichette predefinite.
Neural network (Rete neurale)
Modello computazionale ispirato al cervello umano, capace di riconoscere pattern complessi nei dati.
Automated Machine Learning (AutoML)
Tecnologie che automatizzano la costruzione, il tuning e l’ottimizzazione dei modelli predittivi.
AUC (Area Under the Curve)
Indicatore statistico che misura la capacità di un modello predittivo di classificare correttamente; valori >0,7 indicano buona accuratezza.
Shapley value
Tecnica di explainability che attribuisce a ciascuna variabile la propria quota di impatto sul risultato di un modello predittivo.
Logistic coefficient (Coefficiente logistico)
Valore numerico che misura l’influenza di una variabile sulla probabilità di un certo esito (es. rischio di abbandono).
Explainable AI (XAI)
Tecniche per rendere comprensibili le decisioni prese da modelli di intelligenza artificiale complessi.
Bias audit
Processo di verifica sistematica dei modelli predittivi per rilevare e correggere discriminazioni o distorsioni.
Center of Excellence (CoE)
Struttura centrale che governa la qualità dei modelli, delle analisi e della gestione etica dei dati.
Pre-attentive attributes
Caratteristiche visive (colore, forma, posizione) che il cervello umano riconosce immediatamente, fondamentali per una buona data visualization.
Color Brewer
Set di palette di colori ottimizzate per rendere chiare e accessibili le rappresentazioni grafiche dei dati.
Narrative arc
Struttura narrativa (situazione – conflitto – soluzione) applicata allo storytelling dei dati per comunicare insight in modo coinvolgente.
Collaboration exhaust
Dati generati passivamente da strumenti di collaborazione digitale (es. riunioni, email, chat), analizzati per migliorare il benessere e la produttività.
Data literacy
Capacità diffusa nell’organizzazione di leggere, interpretare e utilizzare i dati in modo consapevole e strategico.
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