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Le sfide competitive che influenzano la Gestione delle Risorse Umane
Sfida della sostenibilità, sfida della globalizzazione, sfida tecnologica: queste sono le tre principali sfide che le aziende stanno affrontando in questo momento e che influenzano ed accrescono d’importanza le prassi di Gestione delle Risorse Umane.
Le imprese per poter continuare a competere ed avere successo in un mercato competitivo e dinamico come quello attuale, devono riuscire a far fronte ai cambiamenti economici e sociali, adottare politiche sostenibili e fornire prodotti e servizi sempre più innovativi e di elevata qualità per rispondere ai bisogni dei loro clienti.
Questi cambiamenti esercitano di conseguenza un impatto diretto sulla gestione delle risorse umane.
Per rimanere competitivi in un’economia globale sono necessarie non solo nuove competenze ma anche l’adozione di nuovi orari di lavoro e di contratti e mansioni flessibili nonché di nuove competenze.
Secondo alcune previsioni, il mercato del lavoro nei paesi post-industrializzati richiederà sempre più personale altamente qualificato e di tipo manageriale.
Tuttavia, i neoassunti di norma non possiedono subito queste capacità necessarie alle imprese che si ritrovano in lotta sul mercato globale.
Al fine di migliorare le competenze della forza lavoro attuale e futura, molte imprese stanno investendo nella formazione dei dipendenti e collaborando con scuole e università per riuscire a colmare questi gap.
Il valore di una azienda è dato da tre tipi di risorse essenziali:
- risorse finanziarie (liquidità e azioni),
- risorse fisiche (immobili, macchinari, attrezzature ed impianti)
- risorse intangibili quali il capitale ed intellettuale.
Queste ultime sono preziose quanto le risorse finanziarie e fisiche, ma difficilmente possono essere riprodotte o imitate.
Il vantaggio competitivo di un’impresa può essere determinato proprio da queste risorse intangibili ed è stato dimostrato che esiste una relazione tra le risorse intangibili ed i profitti di un’impresa ed un numero crescente di aziende si stanno dimostrando interessate ad accrescere il proprio capitale intellettuale per conseguirne un vantaggio competitivo sul mercato.
Esse cercano di attrarre, sviluppare e trattenere i lavoratori della conoscenza (knowledge workers), prestatori d’opera che contribuiscono attraverso una conoscenza tecnica altamente specializzata.
Ma oltre ad attrarre e trattenere i lavoratori della conoscenza, le imprese devono essere anche in grado di adattarsi ai cambiamenti: avanzamenti tecnologici, della forza lavoro, delle leggi, della globalizzazione e la nascita di nuovi concorrenti.
Un ambiente in continua trasformazione richiede che venga data la possibilità a tutti i dipendenti di acquisire e condividere continuamente le proprie conoscenze.
I Responsabili del Personale ricoprono un ruolo centrale e devono saper identificare quali siano i fabbisogni formativi necessari ed accertarsi che i dipendenti utilizzino nel loro lavoro la formazione ricevuta.