Il tuo modo di lavorare da casa è davvero Smart?
Lo Smart Working è il futuro, lo SW fa bene ai dipendenti ed all’azienda, ha i suoi pro ed i suoi contro, è l’ideale per chi ha figli a carico e per chi vuole sfruttare al meglio il proprio tempo libero…
di Martina Tattini – Cezanne HR
Quanto ne sentiamo parlare ormai? Tutto è stato detto sullo Smart Working, e probabilmente anche il contrario di tutto. Anche in Italia stiamo lentamente accorgendoci dei vantaggi che potrebbe apportare, con aziende che fanno i primi tentativi e le istituzioni che tentano di creare un contesto legislativo adeguato.
Se la realtà in cui lavorate è abbastanza innovativa ed open-minded, è probabile che abbiate una certa flessibilità di scelta del luogo di lavoro e che questa ricada abbastanza di frequente sul lavoro da casa: un buon modo per risparmiare il tempo dello spostamento, per rimanere produttivi quando abbiamo quei malesseri che non ci impediscono di lavorare ma per i quali preferiamo non uscire (raffreddore…) e per non dovere richiedere permessi per aprire la porta al tecnico della caldaia o all’idraulico.
Ma siete riusciti ad organizzarvi in modo che il lavoro da casa non diventi nocivo per la vostra salute? Poiché chi svolge lavoro di ufficio passa anche fino a 12 ore al giorno davanti al PC tra attività professionali e personali, è bene adottare quegli accorgimenti necessari (a cui in ufficio dovrebbe aver pensato il vostro datore di lavoro), per avere una postazione corretta anche nel salotto di casa vostra.
Luce
Sappiamo tutti quanto può essere fastidioso lavorare davanti al PC e non essere circondati dalla luce corretta, quando la stanza è troppo buia o al contrario entra una luce che ci acceca.
Per evitare di affaticare eccessivamente la vista, è bene anche a casa posizionare la propria postazione di lavoro in una stanza in cui entri la luce naturale dalle finestre, ma mai dalle vostre spalle. L’ideale è sistemarsi perpendicolari alla fonte di luce in modo da evitare fastidiosi riflessi o ombre davanti allo schermo.
Quando la luce che entra nella stanza non dovesse essere sufficiente, soprattutto d’inverno se cominciate a lavorare presto al mattino o finite tardi la sera, scegliete la giusta illuminazione artificiale. È sempre ottimale avere una lampada da scrivania orientabile, in modo da dirigere la luce a seconda di come ci è più comodo nei diversi momenti di lavoro. Cercate di sceglierne una che abbia la base d’appoggio non troppo ingombrante in modo da non sottrarre spazio eccessivo agli altri strumenti che vi servono sulla scrivania.
Sedia
A me personalmente, ma penso alla maggioranza di noi, capita spessissimo di provare dei dolori alle spalle o alla schiena dopo alcune ore di lavoro, dolori che mi porto dietro anche a casa la sera mentre sto riposando. Non è un caso infatti che proprio il mal di schiena rientri tra le principali cause di assenza dal lavoro. Tutto ciò è dovuto ad una cattiva postura che teniamo alla postazione davanti al PC. Lo so, a casa probabilmente non indossiamo le scarpe e quindi è facile subire la tentazione di sedere a gambe incrociate o in strane posizioni, se non addirittura di mettersi a lavorare sul divano o in poltrona. Ma se lavoriamo spesso da casa è invece necessario dotarci di una sedia adeguata che ci consenta la postura corretta, evitando di utilizzare quelle della sala da pranzo o quella su cui appoggiamo i vestiti la sera di fianco al letto. Per stare alla scrivania in modo corretto è bene scegliere una seduta non eccessivamente morbida che sostenga le cosce e ci consenta di mantenerle parallele al pavimento, con le ginocchia invece ad angolo retto. Lo schienale dovrebbe essere sufficientemente sostenuto per consentirci una postura corretta del tratto lombare. Dopo un po’ di tempo che siete davanti al computer con tutta probabilità inizierete a scivolare sempre più avanti sulla sedia fino ad essere quasi stesi davanti alla scrivania; fateci caso e correggete la posizione quando necessario.
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Monitor
Non so voi, ma io a volte dopo alcune ore di lavoro, mi accorgo di essere arrivata con il viso a pochi centimetri dallo schermo! È un atteggiamento sbagliatissimo, sia per la vista che per la postura che ci fa assumere; esiste una distanza minima che è preferibile tenere dal monitor di almeno 50cm. Anche la posizione dello schermo è importante: dovremmo infatti tenerlo ad un’altezza che ci consenta di direzionare lo sguardo leggermente verso il basso, ma non troppo. Se non avete un monitor di altezza regolabile procuratevi qualcosa per sollevarlo: io in ufficio utilizzo una banale scatola da scarpe! Cercate inoltre di tenerlo leggermente inclinato così da ridurre i riflessi di luce fastidiosi.
Scrivania
In un’ottica di smart working è importante mantenere divisi gli spazi (ed i tempi) dedicati al lavoro, da quelli privati e personali. È consigliabile quindi, sia dal punto di vista della salute fisica che psicologica, creare un angolo di casa riservato al lavoro: non limitatevi ad appoggiare il computer sul tavolo della sala da pranzo, o a rubare la scrivania su cui vostro figlio fa i compiti, ma ritagliatevi una vostra postazione equipaggiata con tutto ciò che abbiamo elencato sopra e che vi consenta un atteggiamento corretto: le scrivanie ideali hanno un’altezza tra i 70 e gli 80cm e sono abbastanza spaziose da ospitare tutti gli strumenti del vostro lavoro. Anche lo spazio al di sotto deve essere sgombro in modo da consentirvi la massima libertà di movimento delle gambe. La superficie invece dovrebbe ridurre al minimo i riflessi di luce.
Abbigliamento
Tra i rischi principali connessi al lavoro da casa vi è l’isolamento dai colleghi e una progressiva trasformazione da persona a “persona in pigiama e plaid”. È ovvio, siete in casa, nessuno vi vede, perché dovreste perdere tempo a vestirvi, pettinarvi e sistemarvi? Per voi stessi e per non sentirvi delle larve al secondo giorno di telelavoro! Questo non significa che tutte le mattine dovete prepararvi come se andaste in ufficio, ma che dopo la colazione vi farebbe bene lavarvi il viso, sistemarvi i capelli e togliervi il pigiama. Anche una tuta andrà benissimo, ma almeno creerà una differenza anche visiva tra il momento del riposo e quello del lavoro. Non dimenticate poi che, anche se non ci sono meeting online schedulati, potrebbe sempre succedere di ricevere una chiamata Skype da qualche collega. Vuoi davvero farti trovare con la t-shirt con i buchi e la schiuma del latte ancora in faccia?
Pranzo
Quando vai in ufficio se sei fortunato hai una mensa aziendale in cui pranzare, altrimenti ti tocca accontentarti di un panino al bar, o di un’insalata pronta del supermercato vicino. A casa non hai questo problema, che meraviglia! Ma non farti prendere dalla pigrizia, utilizzando la pausa pranzo per fare zapping sul divano o dormire dopo aver ingurgitato qualche avanzo di frigo. Potrai prepararti qualcosa di gustoso, leggero e veloce, che ti sazi e ti dia le giuste energie per proseguire a lavorare nel pomeriggio.
Tempo
Avere una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, ci consente di gestire al meglio i tempi della giornata. Non più il classico ed obbligato 9/18 in ufficio, ma una ripartizione più efficiente che tiene conto anche degli impegni personali e delle inclinazioni di ciascuno. Lavorando da casa per esempio risparmierete il tempo del tragitto fino all’ufficio e potrete decidere se alzarvi un po’ più tardi per iniziare a lavorare all’ora abituale o se invece alzarvi al solito orario, ma cominciare prima, o approfittarne per fare la spesa quando non c’è gente e poi accendere il PC.
Fate attenzione però a dare dei limiti a questa libertà organizzativa che vi trovate in mano: è importante dedicare comunque del tempo di qualità alle attività lavorative; quando vi sedete alla scrivania quindi, evitate le distrazioni. Se anche vi ricordate all’improvviso che dovete fare la lavatrice o svuotare la lavastoviglie, non interrompete quello che state facendo, rischiate altrimenti di perdere il filo facilmente e non sfruttare il vantaggio in concentrazione che vi può dare lavorare da casa senza i colleghi che vi interpellano ed i telefoni che squillano di continuo.