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Le reti come punto di forza
Le reti servono a conseguire obiettivi diversi, a realizzare delle forti sinergie e quindi attingere all’esterno tutto ciò che manca anche a livello di idee. Le reti permettono di fronteggiare le situazioni di incertezza e di cogliere le opportunità, mettono insieme risorse tecniche e conoscenze creando in questo modo la possibilità per le aziende di entrare in nuovi mercati, di avvicinarsi a nuovi clienti o di realizzare nuovi beni.
Per quale motivo le aziende aderiscono alle reti?
Alcune ricerche hanno messo in evidenza le prime quattro ragioni che spingono le PMI a creare delle reti:
- condivisione di risorse e materiali, in questo caso il motivo è molto tecnico e l’obiettivo è quello di ottenere nell’immediato un risultato.
- perseguimento di economie di costo, la possibilità di ottenere da un punto di vista produttivo una serie di vantaggi.
- sviluppo congiunto di prodotti/servizi e la scelta di quelli che possono essere i vari partener.
- ingresso in nuovi mercati.
Quali sono le principali tipologie di rete?
Una delle più importanti tipologie di rete nelle PMI sono le reti sociali. Esse sono informali e volontarie poiché non riconducibili a modelli precostituiti. Si fondano sulla cooptazione, ovvero si attiva un meccanismo di inclusione tramite trattative dirette basate sullo scambio e sulla conoscenza.
In questa tipologia di rete, importante risulta essere la stima reciproca e la fiducia, se si rompe il rapporto di fiducia la rete tende a rientrare. Questo aspetto può anche presentarsi come critico perché se le aziende precedentemente hanno vissuto condizioni negative di rete creare fiducia risulta essere più difficile.
Un’altra tipologia di rete è costituita da quelle burocratiche; in questo caso la rete è disciplinata da un contratto il quale definisce le modalità di relazione e le interdipendenze.
Infine le reti proprietarie prevedono una forma di partecipazioni agli utili, un esempio possono essere le joint venture le quali danno vita ad un terzo soggetto oppure possono nascere senza la costituzione di un soggetto terzo.
Tra queste tipologie quella principale all’interno delle PMI è quella delle reti sociali.
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Quali competenze nella gestione delle reti?
Ai fini della gestione delle reti sono importanti le networking capabilities, ovvero tutte quelle capacità utili per creare rete: la capacità di individuare i partner, di gestire la comunicazione e di saper coordinare. Il coordinamento è la nota più critica in assoluto per quanto riguarda le piccole e medie imprese questo perché le imprese di minori dimensioni privilegiano un tipo di coordinamento autoritario e gerarchico.
Questo tipo di competenze sono quelle che servono anche per affrontare le possibili difficoltà che nello svolgimento del funzionamento delle reti si possono manifestare.
Se ci si sposta dalla fase iniziale della rete al suo mantenimento si possono notare dei punti di debolezze tra i quali: la gestione dei conflitti e la comunicazione interna; il fatto di condividere le informazioni porta in evidenza la necessità di creare dei sistemi informativi comuni e condivisi. E’ anche vero che questa capacità di comunicazione interna, costituisce un possibile elemento di miglioramento tra aziende alla pari di minori dimensioni le quali possono acquisire informazioni e trasferire i modelli gestionali.
Le imprese di minori dimensioni possono crescere?
Si. Possono crescere in modo diverso, guardando più all’interno o all’esterno e scegliendo e optando per una strada di informalità. Le aziende possono scegliere i percorsi che ritengono migliori è importante però che le persone vengano formate al fine di migliorare le networking capabilities.
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