missione e valori aziendali

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Perchè missione e valori aziendali ci aiutano nelle fasi di riorganizzazione

Mai come in questo momento il futuro economico è incerto e richiederà a molte imprese dei cambiamenti per adeguarsi al nuovo scenario. Occorre pensare al futuro rimanendo coi piedi per terra: per questo, un leader maturo non può trascurare di ridefinire assieme al suo Team anche missione, visione e valori della propria azienda.  

di Massimo Fancellu

Il periodo critico che stiamo vivendo richiederà a molti imprenditori, responsabili aziendali e ai loro gruppi degli aggiustamenti di rotta. Un passaggio inevitabile perché, anche se non sappiamo ancora bene in che modo e in che misura, l’attuale pandemia sicuramente sta cambiando gli scenari, il contesto in cui le imprese operano.

Per stare al passo con questa rivoluzione, le aziende, ma anche i gruppi di lavoro, dovranno, perciò, necessariamente mettere in conto dei cambiamenti, che possono essere di varia natura: ad esempio, nell’approccio gestionale oppure a livello organizzativo, o nel modello di vendita, o ancora di tipo tecnologico. Sicuramente, si tratterà di una fase delicata che richiede chiarezza di visione e nervi saldi.

Fortunatamente, ad iniziare dall’aiuto che può dare un corretto controllo di gestione (materia che esula dalle mie competenze), sono parecchi gli strumenti disponibili per pensare al futuro rimanendo coi piedi per terra, piuttosto che  improvvisando o reagendo in modo solo istintivo.

Come ho spiegato in un precedente articolo, fra i fattori che, in un’ideale piramide gerarchica, determinano le performances di un’azienda e, quindi, anche la sua capacità di fronteggiare con successo i cambiamenti – al vertice troviamo la missione e i valori aziendali.

Capisco che parlare di missione e valori, specie in una fase critica di trasformazione, può sembrare meno concreto che concentrarsi subito solo sugli aspetti operativi o sul far quadrare i numeri di bilancio, ad esempio. Tuttavia, se trascurare questi aspetti può non avere conseguenze nell’immediato, altrettanto non si può dire nel medio-lungo termine, dove il disorientamento sulla propria identità aziendale può incidere pesantemente sui risultati e, in taluni casi, anche sulla stessa sopravvivenza dell’impresa.

Per questo quando, da Coach, mi trovo a lavorare con Team aziendali impegnati in una fase importante di cambiamento, per affrontarli al meglio, spesso li aiuto usando due strumenti agili ma efficaci: l’analisi SWOT per la  pianificazione strategica (che rimando ad un prossimo articolo) e, appunto, delle attività sulla missione e sui valori dell’azienda. 

Missione aziendale – Due domande per capire se è coerente con ciò che siamo e facciamo

Una premessa: ogni azienda ha già un suo scopo; è il motivo stesso per cui quell’impresa sta in piedi sul mercato, o anche per cui un gruppo di lavoro opera all’interno di un’azienda. Spesso e volentieri, però, sia dentro la stessa azienda che al di fuori, la missione aziendale non emerge fino in fondo oppure viene trasmessa, comunicata, vissuta in maniera un po’ fredda. Questo accade quando non si tiene conto dei vantaggi effettivi, concreti che può portare una missione aziendale chiara e condivisa: per rafforzare il brand all’esterno e per i ritorni positivi che può avere per chi in quell’azienda ci lavora, cioè i dipendenti e lo stesso imprenditore o manager.

Proprio quando un’azienda attraversa una fase di cambiamento, è molto utile, perciò, riprenderne in mano lo scopo per verificare se va ancora bene così o se è il caso di renderlo più coerente con la nuova identità aziendale. Se sei un imprenditore o un Team leader, queste sono due domande da cui puoi partire per avviare questo lavoro di “revisione dello scopo aziendale” coi tuoi collaboratori:

  • Qual è il vero valore aggiunto sul mercato/all’esterno della mia impresa? Dov’è che, davvero, facciamo la differenza rispetto agli altri? E, nel caso in cui si parli invece di un Team di lavoro interno, qual è il vero valore che questo Team dà a tutta l’azienda con la sua attività?
  • Che cosa ci torna indietro, quali vantaggi otteniamo (come gruppo, come dipendenti, come imprenditore, come persone) dal valore che portiamo all’esterno tramite ciò che facciamo e attraverso il modo con cui lo facciamo? Tieni in considerazione che questi vantaggi non sono solo di tipo economico, ma riguardano molte altre sfere (emotiva, di autorealizzazione, di relazione, etc..).

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Valori aziendali – Le domande per “fare il tagliando” prima di prendere nuove decisioni

In momenti di svolta, l’altro elemento su cui è bene ricordarsi di “fare il tagliando” sono i valori, dato che stanno alla base di tutte le scelte che vengono o non vengono fatte da una persona, da un gruppo o da un’azienda. Mediamente, anche i valori sono stabili: un Team non cambia valori un giorno sì e l’altro pure. Questo non toglie che, quando un’azienda si accinge a modificare in modo deciso il suo precedente equilibrio lavorativo, sia necessario prestare attenzione ai valori: alcuni, infatti, col nuovo assetto potrebbero risultare controproducenti e, quindi, hanno bisogno di essere ridefiniti, integrati o, addirittura, sostituiti.

Anche nel processo di revisione sui valori, la cosa più semplice è quella di farsi guidare da alcune domande ad hoc. Queste sono quelle su cui ti invito a riflettere se sei un imprenditore o un responsabile aziendale:

  • Quali valori ci servono di più, quali ci saranno particolarmente utili per sostenerci in questo cambiamento?
  • Quali, invece, tra i nostri valori attuali ci rendono difficile, ci rallentano in questo cambiamento? In che modo possiamo riconsiderare i valori che già abbiamo affinché ci diano un utile supporto in questa nuova fase di riorganizzazione?
  • Quali nuovi valori ci conviene inserire per affrontare al meglio questo cambiamento in atto?

Chiarisco meglio con un piccolo esempio: poniamo il caso di un ristorante attivo in una località turistica molto frequentata; la velocità del servizio potrebbe essere, giustamente, uno dei valori chiave di quest’attività. Se, però, le condizioni mutano e, quindi, il turismo rallenta, mantenere e perseguire quel valore tale e quale può risultare starato. Col minor numero di turisti, infatti, forse il ristorante dovrebbe puntare di più, ad esempio, sulla cura del cliente oppure sulla qualità degli ingredienti.
Se vuole adeguarsi con efficacia alle nuove condizioni di mercato senza esserne travolto, i titolari del  ristorante dovrebbero, perciò, fermarsi un attimo e
riconsiderare tutti i propri valori alla luce del nuovo scenario; questo consentirà di ridimensionare un valore come la velocità del servizio, meno vantaggioso dato il minor flusso di clienti, e, viceversa, di inserirne altri più adeguati alla nuova situazione.

Concludo segnalando le ultime (ma solo in ordine temporale e non di importanza) domande fondamentali:

  • quali comportamenti sono necessari per mettere in pratica in modo coerente ed efficace ciascun valore?
  • quali regole dobbiamo introdurre e rispettare per poter perseguire correttamente questi valori?

Insisto nel suggerire ai Team leader e alle loro aziende un momento di riflessione sui valori: come avrai capito, permette di capire se una cosa è bene farla oppure no, se una scelta è utile oppure no; e, quando c’è chiarezza sui valori, decidere diventa molto più semplice.

 

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Massimo Fancellu
Team & Business Coach, Mentor Coach, Formatore.
Coach professionista con credenziali PCC (Professional Certified Coach ) riconosciute da ICF (International Coach Federation); iscritto nel Registro internazionale dei Mentor Coach ICF. Specialista in Teambuiliding & Team coaching per lo sviluppo del lavoro di gruppo (formazione avanzata sui Team d’eccellenza maturata con MensLab Coaching & Training, Future Coaching Academy) e in Outdoor Management Training e attività esperienziali coi Team aziendali (formazione presso lo IEN – Istituto Europeo Neurosistemico di Genova). Ideatore di TEAM IN 3 PASSI, il metodo che - per gradi e senza forzare - trasforma realmente le persone che lavorano assieme in un Team affiatato, motivato e produttivo. Fondatore e Amministratore di Agape Consulting Sas, società che dal 2002 offre servizi di coaching, formazione & comunicazione. Dal 1996 lavoro come formatore in materia di Sviluppo del potenziale umano e comportamenti organizzativi. In particolare, mi occupo di dinamiche di gruppo, sviluppo dei Team aziendali, leadership, comunicazione, creatività e innovazione. Oltre a una Laurea in Economia (Università di Bologna), circa una trentina i master, i corsi e i seminari a cui ho partecipato in più di 20 anni, ad iniziare dal percorso “Formazione Formatori” presso l’ISMO di Milano e il percorso di Coaching con SUN (Success Unlimited Network), la prestigiosa scuola di coaching presente da oltre 30 anni in 5 continenti. Diversi, inoltre, anche i master con trainer di livello internazionale (R.Bandler, R.Dilts, J. Grinder & C. Bostic St Clair, S. Gilligan, E. De Bono). Discipline in cui ho sviluppato più competenze: Team coaching & Teambuilding, PNL e comunicazione ipnotica, Supervisione (osservazione e feedback su comportamenti e processi) e Mentor coaching (il “coaching ai coach” per migliorare il loro modo di fare coaching).

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