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Manager, Leader e Brainstorming: esiste un collegamento?
Questo perché certamente non esiste qualità senza coinvolgimento delle risorse umane; il cardine di qualsiasi organizzazione che sa soddisfare adeguatamente le esigenze di un mercato fortemente competitivo, e che migliora con continuità i propri servizi, è sempre una organizzazione con un alto valore aggiunto in termini di risorse umane.
Per poter guidare le organizzazioni in situazioni di competitività, diventa sempre più determinante poter contare su capi con elevata capacità di guida.
E’ possibile studiare da “capo/manager”?
Parafrasando Aristotele “chi si accinge a diventare un buon capo deve prima essere stato sotto un capo”
- E se il capo ideale non esistesse e/o la sua figura fosse impossibile da definirsi?
- E’ possibile delineare, invece, le caratteristiche di un leader?
- E’ possibile uno scollamento pratico oltre che teorico tra la funzione del leader e quella del capo?
Perché se è il manager che organizza e struttura le proprie risorse per poter attuare i piani organizzativi, è il leader che influenza i propri collaboratori e crea commitment, diventando un punto di riferimento costante.
Per i manager la leadership è una qualità fondamentale e tutte le persone definite manager dovrebbero possedere una leadership positiva.
Un tempo le soli doti naturali di personalità costituivano le soli guide su cui far convergere le sinergie Aziendali, ma i contesti organizzativi attuali e soprattutto quelli futuri, sempre meno tollerano capi mediocri.
Ma come è cambiato la leadership in questi anni?
Siamo passati da un modello di leadership AUTORITARIA (fondata sulla minaccia di sanzioni punitive, caratterizzata da scarsa adesione da parte dei dipendenti) e PATERNALISTA (basata sull’idea di grande famiglia e su coinvolgimenti personali) tipica delle piccole realtà, ad una leadership BUROCRATICA, che irrigidisce l’organizzazione Aziendale, che è possibile ritrovare in realtà prive di efficacia, fino ad arrivare alla LEADERSHIP ISPIRAZIONALE, in cui il leader va oltre l’ordinaria operatività, attraverso specifiche azioni quali il coaching e l’empowerment.
Persone e ambiente, rappresentano la vera “cornice organizzativa”, perché solo le risorse consapevoli possono operare in un clima organizzativo e non subirlo in modo passivo.
Si scrive e si parla da diversi anni di leadership.
Tuttavia la ricerca della leadership ispirata a criteri di efficacia e di efficienza, che rappresenta il vero successo di un’Azienda, non può riguardare solo buoni o ottimi leader di vertici, ma deve guardare anche verso una “leadership diffusa”, volta a creare brainstorming, solo perché da “menti in tempesta”, capaci di esprimere la propria individualità nascono idee innovative e geniali.
Nelle nuove strutture organizzative leadership e management devono intrecciarsi fra loro.
Solo un manager ILLUMINATO è in grado di liberare le energie di fondo di un individuo, non costringendolo in un perimetro ristretto, da cui difficilmente riuscirebbe ad uscire.
Ma in un contesto tipicamente italiano, in cui ancora si fa fatica ad accettare e a convivere con il concetto di meritocrazia e con opportunità di crescita ad valorem, abbiamo davvero alla guida solo manager con forte leadership?
La maggior parte dei collaboratori desidera, che sia riconosciuto, nell’ambito dell’asimmetria del rapporto di lavoro tra gregario e capo, uno scambio equo fra obiettivi personali, responsabilità assegnata e obiettivi aziendali.
Utile sarebbe effettuare un test di valutazione del “clima Aziendale”, non anonimo come accade molto spesso oggi, ma in grado di fornire un feedback rapido e in cui gli items utilizzati, non siano pre-impostati, ma basati su una effettiva analisi delle aspettative.
Quante Aziende italiane sarebbero in grado di effettuare un’analisi così pura e non inficiata dall’anonimato?