Rendiamo voci le voci silenziose: come superare il Quiet Quitting

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Rendiamo voci le voci silenziose: come superare il Quiet Quitting

di Gennaro Liguoro

Negli ultimi tempi, ho notato un fenomeno diffuso e preoccupante in molte organizzazioni: il “Quiet Quitting”, ovvero lavorare lo stretto necessario per non perdere il posto di lavoro sino all’abbandono dello stesso, senza dire una parola. Questo comportamento può avere un impatto significativo sulla produttività, sulla cultura aziendale e sulla felicità dei dipendenti.

Ma come possiamo affrontare questo problema e trasformare il “Quiet Quitting” in un dialogo aperto e costruttivo?

Ascolto Attivo: il primo passo per affrontare il “Quiet Quitting” è ascoltare attivamente i nostri colleghi. Spesso, le persone si ritirano silenziosamente perché si sentono ignorate o non ascoltate. Dedicate del tempo a conversazioni sincere con i vostri dipendenti o colleghi, chiedendo loro come si sentono, quali sfide stanno affrontando e cosa possono fare per sentirsi più motivati.

  Trasparenza e Comunicazione Aperta: promuovete una cultura di trasparenza e comunicazione aperta all’interno dell’organizzazione. I dipendenti devono sentirsi liberi di condividere le proprie preoccupazioni senza paura di rappresaglie. Creare canali di comunicazione chiari e processi di feedback regolari può aiutare a prevenire il “Quiet Quitting”.

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  Riconoscimento e Apprezzamento: spesso, il “Quiet Quitting” è il risultato di una mancanza di riconoscimento per il lavoro svolto. Assicuratevi di riconoscere e apprezzare i successi dei vostri colleghi e dipendenti. Un piccolo gesto di gratitudine può fare la differenza nella loro motivazione.

  Crescita e Sviluppo: offrite opportunità di crescita e sviluppo professionale ai vostri dipendenti. Lavorare verso obiettivi e ambizioni personali può aiutare a mantenere alta la loro motivazione. Inoltre, mostrate un interesse genuino per il loro sviluppo professionale.

  Feedforward invece di Feedback: passate dal tradizionale feedback al “feedforward”. Invece di concentrarsi sugli errori passati, chiedete quali miglioramenti possono essere apportati in futuro. Questo approccio positivo può ispirare cambiamenti e ridurre la sensazione di frustrazione che porta al “Quiet Quitting”.

  Supporto Psicologico: riconoscete che il benessere mentale è fondamentale. Offrite programmi di supporto psicologico e benessere ai vostri dipendenti, dimostrando che la loro salute mentale è una priorità.

Insieme, possiamo affrontare il “Quiet Quitting” e creare ambienti di lavoro più sani e produttivi. Promuovere il dialogo aperto, l’ascolto attivo e l’apprezzamento può trasformare il silenzio in opportunità di crescita e miglioramento. Siate i cambiamenti che volete vedere nelle vostre organizzazioni e ispirate gli altri a fare lo stesso.

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Questo articolo è offerto da:

Gennaro Liguoro
Master in HR Management, Coaching e Consulente HR. Mi occupo anche di Personal Branding

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