La comunicazione come superpotere dei professionisti HR 10 dritte

 

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La comunicazione come superpotere dei professionisti HR: 10 dritte

a cura di Debora Conti

“Come viene percepito oggi il ruolo dell’HR?” Sono certa che i professionisti del settore se lo chiedano spesso. La risposta, naturalmente, dipende da molte variabili, tra cui l’azienda e il contesto geografico. In generale, però, l’ufficio Risorse Umane tende ancora a essere associato a due realtà molto diverse.

La prima – legata a un “vecchio mondo” – è quella dell’HR come reparto amministrativo: pratiche, regolamenti, colloqui.

La seconda, più recente e progressiva, vede invece i professionisti delle Risorse Umane come ponte umano tra numeri e benessere, custodi della cultura aziendale, promotori di senso di appartenenza e non solo semplici garanti di regole, spesso percepite come fredde o distanti.

Il “vecchio mondo” è quello che guarda solo ai risultati numerici di fine anno. Il “nuovo mondo” è invece orientato al valore delle persone, alle passioni condivise, al clima emotivo. Con un paragone più ampio, potremmo dire che il primo si concentra ancora sul PIL, mentre il secondo guarda a indicatori come l’HDI (Human Development Index) o il BES (Benessere Equo e Sostenibile), che includono istruzione, salute, dignità e qualità della vita.

Se queste due visioni coesistono, e ti trovi ancora nella prima, la vera domanda diventa: come può un professionista HR aiutare la propria azienda a evolvere verso il “nuovo mondo”?

La mia risposta è: attraverso la comunicazione.

Una comunicazione chiara, empatica e strategica può rendere l’HR una forza di trasformazione. Un mezzo per coinvolgere la leadership nei cambiamenti culturali, per rafforzare il dialogo tra le parti, per gestire transizioni, crisi e ristrutturazioni. Anche strumenti come il coaching, la Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) e la formazione alla comunicazione efficace possono diventare fondamentali alleati.

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Ecco 10 consigli concreti per rafforzare la comunicazione in azienda e valorizzare il ruolo dell’HR:

1. Parla in positivo: evita le negazioni e sposta il focus su ciò che c’è. Non dire: “La nuova sede non è vicina all’altra.” Di’ invece: “La nuova sede è più comoda da raggiungere dal centro.” Non dire: “La dirigenza non vuole più lo smart working.” Di’ invece: “La dirigenza desidera favorire nuove occasioni di collaborazione in presenza, per ritrovare energia e coesione nel lavoro in team.”

2. Scegli il contesto giusto: quando tratti temi delicati, prediligi spazi che offrano riservatezza e permettano un ascolto autentico. Anche l’ambiente comunica rispetto.

3. Usa parole chiare e costruttive: evita allarmismi e ambiguità. Non dire: “Siamo stati attaccati da hacker, potremmo aver perso tutto.” Di’ invece: “Come molte aziende, anche noi abbiamo subito un attacco informatico. Il team IT sta già lavorando per recuperare i dati e rafforzare la sicurezza.”

4. Rendi disponibili spazi per chiarimenti: non tutti elaborano le notizie allo stesso modo. Prevedi follow-up, momenti di confronto o Q&A, anche a distanza di qualche giorno.

5. Accogli le emozioni, non solo le parole: la paura, la rabbia o la tristezza fanno parte del lavoro. Mostrarsi presenti, ascoltare senza giudizio, riconoscere le emozioni: sono già atti trasformativi.

6. Forma i manager alla comunicazione empatica: aiutali a diventare portavoce coerenti di messaggi chiari, positivi, guidati da valori. La leadership comunicativa non si improvvisa.

7. Porta il coaching in azienda: affidati a coach esperti che aiutino i team a sviluppare intelligenza linguistica, chiarezza nei messaggi e consapevolezza nel confronto.

8. Crea rituali di comunicazione: istituisci sportelli d’ascolto, feedback a 360° (anche anonimi), momenti regolari per dare voce a tutti. La costanza costruisce fiducia.

9. Sii ponte, in entrambe le direzioni: l’HR è snodo tra persone e leadership. Non solo portavoce delle decisioni dall’alto, ma anche traduttore delle esigenze “dal basso”. Stai in mezzo, e resta in ascolto attivo.

10. Fai comunicazione anche in modo proattivo: crea una newsletter mensile dell’HR: aggiornamenti, iniziative, storie di crescita, suggerimenti per il benessere. È un modo per dare il buon esempio e tenere accesa la cultura aziendale.

La comunicazione è un superpotere quando è allenata.

È qui che coaching, PNL e formazione diventano strumenti preziosi per chi, come i professionisti HR, lavora ogni giorno nella complessità delle relazioni umane.

Un buon dialogo, infatti, non cambia solo il modo in cui lavoriamo. Cambia anche il mondo del lavoro.

***

Questo articolo è offerto da:

Debora Conti
Mental Coach e Formatrice dal 2006| Autrice di libri di crescita personale tra cui alcuni best seller | Dott.ssa in Psicologia | Direttrice del Centro di Coaching Applicato CCAItalia | Iscritta al Registro Nazionale dei Coach Professionisti (RENACOP)

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FAQ

[clicca sulla domanda per vedere la risposta]
Perché la comunicazione è un “superpotere” per i professionisti HR?

Perché consente all’HR di agire come leva strategica, facilitando la gestione del cambiamento, la coesione interna e il dialogo tra persone e leadership.

Quali sono i principali errori da evitare nella comunicazione aziendale?

Errori comuni includono l’uso di negazioni, toni allarmistici, mancanza di chiarezza o ambiguità nei messaggi, e l’assenza di momenti di follow-up.

Come può l’HR migliorare il proprio impatto comunicativo?

Attraverso una formazione continua su strumenti come coaching, PNL e comunicazione empatica, creando spazi di ascolto e fornendo aggiornamenti chiari e proattivi.

Qual è il ruolo della comunicazione nella gestione delle emozioni in azienda?

Accogliere emozioni come paura, rabbia o tristezza è fondamentale: riconoscerle e gestirle in modo costruttivo migliora la fiducia e il benessere organizzativo.

In che modo il coaching può supportare la comunicazione interna?

Il coaching aiuta a sviluppare intelligenza linguistica, consapevolezza e chiarezza, rendendo i team più coesi e i messaggi più efficaci.

Cosa significa comunicare in modo proattivo nell’HR?

Significa non limitarsi alla trasmissione di informazioni, ma attivare iniziative come newsletter HR, rubriche interne e momenti di condivisione per mantenere viva la cultura aziendale.

 

Glossario

  • Comunicazione empatica
    Capacità di trasmettere messaggi tenendo conto delle emozioni e dei bisogni dell’interlocutore, con l’obiettivo di creare connessioni autentiche.

  • Coaching
    Metodo di sviluppo professionale basato sul dialogo strutturato e sull’ascolto attivo, volto a potenziare consapevolezza, responsabilità e performance.

  • Programmazione Neuro-Linguistica (PNL)
    Insieme di tecniche di comunicazione e cambiamento personale che aiutano a migliorare relazioni, linguaggio e approccio mentale.

  • Feedback a 360°
    Sistema di valutazione che raccoglie input da superiori, colleghi, collaboratori e talvolta clienti, utile per una visione completa delle competenze relazionali e manageriali.

  • Leadership comunicativa
    Capacità di un leader di ispirare, motivare e guidare attraverso un uso efficace e strategico del linguaggio.

  • Cultura organizzativa
    Insieme condiviso di valori, norme e pratiche che caratterizzano il funzionamento e l’identità di un’organizzazione.

 

 

La comunicazione come superpotere dei professionisti HR: 10 dritte

Sintesi dell’articolo

L’articolo affronta il tema cruciale della comunicazione come leva strategica per valorizzare il ruolo dell’HR in azienda. A partire dalla contrapposizione tra un approccio amministrativo e uno orientato al benessere organizzativo, l’autrice propone 10 consigli concreti per potenziare le competenze comunicative dei professionisti HR. Tra questi: parlare in positivo, scegliere il contesto giusto, accogliere le emozioni, formare i manager, introdurre il coaching, istituire rituali comunicativi e diventare ponte attivo tra leadership e dipendenti. L’obiettivo è costruire un dialogo autentico, costante e trasformativo, capace di incidere sulla cultura aziendale e sulla qualità della vita lavorativa.

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